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Roma: da Zaniolo al modulo, tutte le innovazioni del progetto Sarri
MODULO E ZANIOLO - Dalla chiacchierata tra Sarri e Baldini sono emersi anche dettagli tecnici: la Roma non potrà garantirgli lo stipendio da 6 milioni, ma può spingersi fino a 4. Il suo modulo (il 4-3-3) è già nel Dna della squadra che lo ha adottato - a corrente alternata - negli ultimi 18 mesi con Di Francesco. A Sarri piacciono tantissimo El Shaarawy e Under e per il ruolo di attaccante centrale l’allenatore campano ha un’idea precisa. Come tutti è rimasto folgorato da Zaniolo. ”Gli faccio fare il Mertens con 20 centimetri in più", avrebbe sussurrato Sarri. Occhio pure a Higuain che non sarà riscattato dai Blues e tornerà quindi malvolentieri alla Juve. Potrebbe sostituire Dzeko che farà il percorso inverso per andare proprio a Londra (sponda West Ham). Nel centrocampo a tre avrebbe bisogno di un regista dai piedi buoni che potrebbe rispondere al nome di Tonali o Barella con ai lati Pellegrini e Cristante.
COMANDA BALDINI - Il nuovo progetto stavolta passerebbe totalmente in mano al consigliere preferito da Pallotta. Ovvero Franco Baldini. Un progetto che non include Di Francesco (già scaricato dal presidente) né Monchi sempre più vicino all’Arsenal. Il ds spagnolo è stato in questi mesi lo scudo più forte dietro al quale si è riparato Eusebio, ma ora la sua parola conta meno visti pure gli insuccessi di mercato. A fine stagione entrambi dovrebbero salutare, e secondo Leggo pure Totti non è più così sicuro di voler restare vista la poca simpatia (eufemismo) che nutre nei confronti di Baldini. Quest’ultimo non ha incarichi ufficiali, ma è la voce più potente al tavolo esecutivo. E’ stato lui a contattare Paulo Sousa nel momento di crisi, è ancora lui a gettare le basi con Sarri. Storia già vissuta nel 2015 quando Baldini e Sabatini si scontrarono su Garcia e Spalletti. Vinse Franco che è orientato a promuovere Massara come ds.