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    Roma da Pallotta a Friedkin: slitta la firma del preliminare, 87 milioni di perdite in sei mesi e spunta Leonardo

    Roma da Pallotta a Friedkin: slitta la firma del preliminare, 87 milioni di perdite in sei mesi e spunta Leonardo

    Si allungano i tempi per il passaggio di proprietà della Roma da James Pallotta a Dan Friedkin per 720 milioni di euro. Secondo il Corriere dello Sport, slitta di qualche giorno la firma dell'accordo preliminare previsto questo weekend negli Stati Uniti: la ratifica dovrebbe arrivare al massimo entro mercoledì. Poi ci vorrà un altro mese per il closing. 

    Intanto la Roma ha annunciato per lunedì la presentazione della relazione agli investitori della semestrale al 31 dicembre scorso: le perdite ammontano a 87 milioni con previsione di peggioramento fino a 110 entro la chiusura del bilancio 2019/20, i ricavi scenderanno a circa 180.

    Il magnate texano inserirà una decina di manager americani di sua fiducia nel nuovo consiglio di amministrazione e cambierà tutto il board. Friedkin ha avuto contatti con il presidente del Coni, Malagò, che gli ha dato alcuni consigli. Resta in piedi la candidatura di Capello e non è tramontata neppure quella di Gandini, che ha avuto un colloquio con Marc Watts, braccio destro di Friedkin. Ma il profilo perfetto sarebbe il brasiliano Leonardo, se lasciasse il PSG. 

    Sul mercato confermato l'assalto a Gravenberch, centrocampista olandese dell'Ajax, classe 2002. Insieme al suo agente Raiola, il padre del ragazzo ha già incontrato il ds Petrachi. Confermate le intenzioni di Friedkin di tenere tutti i big, a cominciare da Zaniolo e Pellegrini, ai quali sarà prolungato il contratto appena il texano diventerà presidente. Si cerca un centravanti di statura internazionale per creare l'alternativa a Dzeko, che non sarà più insostituibile. 

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