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    Roma, da El Flaco a El Fiacco: Pastore in crisi, Di Francesco in difficoltà

    Roma, da El Flaco a El Fiacco: Pastore in crisi, Di Francesco in difficoltà

    • Francesco Balzani
    E’ arrivato con uno stipendio da top player, con l’ovazione dei tifosi a Ciampino e con l’entusiasmo di Monchi che lo cercava da tempo. Una nuova vita per Javier Pastore dopo 7 anni passati tra luci e ombre al Psg, un ritorno in Italia a quasi 30 anni con una maturità diversa e con la promessa di un pronto riscatto. Eppure El Flaco - che vanta il gol di tacco con l’Atalanta - per i tifosi romanisti è in poco tempo diventato “El fiacco”, e Di Francesco fatica a trovargli la giusta posizione in campo.

    DUBBI ESTIVI  - Il tecnico aveva una precisa idea in testa al momento dell’acquisto di Pastore che doveva coprire la cessione di un idolo come Nainggolan. Eusebio lo vedeva bene come mezz’ala nel suo 4-3-3. Qualità, quindi, in un reparto che all’epoca vantava la grinta di Strootman e la regia di De Rossi. Pastore ha accettato senza troppa convinzione visto che quel ruolo lo aveva ricoperto senza particolare successo al Psg. I dubbi sono cresciuti dopo i primi allenamenti di luglio. Il tocco magico del Flaco era rimasto lo stesso, ma l’argentino aveva difficoltà a esprimere quel dinamismo chiesto da Di Francesco. Ha faticato Pastore sotto il sole di Roma, ha faticato pure in tournée dove non ha certo brillato nelle tre amichevoli dei giallorossi.  

    IN CERCA DI UN RUOLO - L’evidenza di un impiego fuori ruolo è arrivata a Torino nella prima di campionato. Pastore è stato tra i peggiori in campo, così Di Francesco negli ultimi minuti ha deciso di avanzare il suo raggio di azione. Le cose sono andate leggermente meglio. Poi però il tecnico gli ha cambiato ancora ruolo. Contro l’Atalanta Pastore è partito esterno d’attacco a sinistra. L’inizio è stato bellissimo: colpo di tacco dopo nemmeno due minuti. Poi l’eclissi, e nel secondo tempo lo spostamento sulla trequarti. Col Milan nuovo cambio: una sorta di 3-4-1-2 in cui l’argentino ha spesso galleggiato tra le linee e vagato per il campo. Manca ancora l’intesa coi compagni, ma manca soprattutto la brillantezza che lo aveva reso un eroe a Palermo. 

    IL FUTURO - Nella capitale si è così aperto il dibattito: Pastore era il giocatore giusto per Di Francesco? La cifra spesa non è bassa: 24,7 milioni per il cartellino, 4,5 a stagione per il giocatore (solo Dzeko guadagna di più). Forse anche per questo verranno fatti altri tentativi. Contro il Chievo, Di Francesco dovrebbe tornare alla semplicità e quindi al 4-2-3-1 intravisto col Milan nella ripresa. El Flaco giocherebbe così nel suo ruolo naturale: dietro Dzeko e con al suo fianco due esterni che potrebbero essere Under ed El Shaarawy (o Kluivert). Per tornare a volare, finalmente. Magari coi consigli di Totti.

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