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    Roma, il centrocampo piange: c'è Ucan

    Roma, il centrocampo piange: c'è Ucan

    Doveva essere il reparto più completo, il vero punto di forza della formazione di Rudi Garcia, ma il centrocampo della Roma continua a perdere pezzi domenica dopo domenica. Se l'assenza di Kevin Strootman ormai non fa quasi più notizia - l'olandese è stato nuovamente operato a metà settembre -, i problemi per il tecnico francese nascono dall'altro ko, quello di Seydou Keita. Il maliano, uomo di fiducia dell'allenatore di Nemours, dovrà rimanere fermo ai box per altre cinque settimane, senza contare il periodo necessario per tornare in forma dopo uno stop così lungo: l'ex Barcellona si è infatti fermato nella sfida contro il Carpi di fine settembre. I problemi, però, possono diventare il modo migliore per sviluppare l'ingegno. Così come Luciano Spalletti diede vita al suo 4-2-3-1 con Totti centravanti a causa dei tanti infortuni, anche Garcia ha dimostrato di saper agire in emergenza, spostando Pjanic in cabina di regia a Palermo e restituendo Florenzi al ruolo di esterno offensivo. 

    UN PROBLEMA NUMERICO - Una soluzione, quella vista al Barbera, che ha convinto tutti, con Pjanic capace comunque di rendersi pericoloso in zona gol - una rete realizzata, un quasi assist per Florenzi e un gol annullato dopo un'invenzione di Gervinho - anche grazie alla protezione di Radja Nainggolan. Il problema, per la Roma, a questo punto è soltanto numerico. Rudiger è infortunato, Castan sembra sulla via del rientro ma non è al top: Rudi Garcia ha dimostrato di fidarsi di Daniele De Rossi nel ruolo di centrale difensivo ma l'arretramento del numero 16 priva la mediana di un altro elemento importante. Vainqueur, positivo nel lungo spezzone contro il Carpi, è stato tolto addirittura durante il primo tempo nella tragica trasferta contro il Bate Borisov e, al momento, è solo un rincalzo nelle gerarchie del mister francese. Ma la gara di Palermo ha dato un altro segnale.

    L'ARMA TURCA - Salih Uçan, tenuto ai margini delle rotazioni per tutta la scorsa stagione, sembra aver scalato qualche posizione, anche grazie all'addio di Paredes, spedito ad Empoli per mettersi in mostra. Il centrocampista turco, che con la maglia del Fenerbahçe aveva dimostrato di poter essere all'altezza di un campionato come quello italiano, nella frazione di partita giocata al Barbera ha confermato le sue straordinarie doti tecniche. Una carta in più, dunque, da poter utilizzare sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1: resta poco tempo alla Roma per valutare il ragazzo, arrivato in prestito biennale con diritto di riscatto - fissato a 11 milioni - da esercitare a fine anno. La sensazione è che il classe 1994 venga comunque riscattato.

    L'OPZIONE MERCATO - In vista della sessione trasferimenti di gennaio, il grande dubbio in casa giallorossa è uno: puntare su un altro difensore centrale, restituendo De Rossi al ruolo di mediano, o dare fiducia al numero 16 al fianco di Manolas e scommettere su un altro centrocampista, magari in grado di agire sia davanti alla difesa che da intermedio? Per il futuro piace certamente il giovane Stefano Sensi, stellina del Cesena, così come è probabile un duello con la Juventus per garantirsi Donsah, attualmente al Bologna, in estate. Ma la Roma deve pensare anche all'immediato. Alcuni dei nomi caldi dell'estate giallorossa sono sfumati: Cabaye, pupillo di Garcia, si è accasato al Crystal Palace in Premier League, campionato scelto anche da Clasie, finito al Southampton. Probabile che la Roma attenda fino all'ultimo momento un report sulle condizioni di Strootman, che potrebbe tornare disponibile: l'unica pista plausibile è quella che porta a Rabiot del Paris Saint-Germain, sempre poco utilizzato. L'affare, però, non è di quelli semplici da concludere: la Roma, almeno per ora, rimane a guardare.

    Francesca Schito

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