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Roma-Como, perché Smolcic non è stato espulso
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IL CONTATTO - Il terzino croato, già ammonito, al 51esimo è entrato a contatto sulla trequarti difensiva comasca con Stefan El Shaarawy fermandolo dopo essere caduto a terra nel contrasto spalla contro spalla e stendendolo nell'incrocio di gambe dopo aver sfiorato il pallone. Pairetto segue l'azione e non fischia scatenando la reazione polemica della Roma che voleva non solo il fallo, ma anche il secondo giallo e quindi l'espulsione del difensore per aver fermato un'azione potenzialmente pericolosa (la classica "spa" codificata da regolamento arbitrale).
IL VAR NON PUO' INTERVENIRE - Va ricordato che in queste occasioni il var non può intervenire perché l'azione non si è svolta in area di rigore, quindi non c'era la possibilità di intervenire per dare un penalty correggendo la decisione di Pairetto, e non si trattava di dogso (chiara occasione da gol) che comporta l'estrazione di un rosso diretto. Inoltre l'intensità del contatto è stata valutata dall'arbitro in campo e non è sfuggita alla sua vista.
MARELLI: "ERA DA SECONDO GIALLO" - La scelta, secondo il moviolista di Dazn Luca Marelli, si è rivelata però sbagliata. Smolcic commette fallo e, di conseguenza, andava ammonito ed espulso per doppio giallo: "Per quanto riguarda il contatto fra Smolcic ed El Shaarawy, Smolcic ha cercato di intervenire sul pallone ma non l'ha trovato o quantomeno l'ha solo sfiorato e ha interrotto l'azione di El Shaarawy. Si tratta di una seconda ammonizione e quindi il Var non può intervenire anche se avrebbe portato al secondo giallo e all'espulsione del giocatore del Como".
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Arbitraggio disastroso, io mi chiedo come possa ancora arbitrare in Serie A un arbitro del genere...