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    Roma, come si dice Remuntada in inglese? Tifosi e squadra ci credono

    Roma, come si dice Remuntada in inglese? Tifosi e squadra ci credono

    • Francesco Balzani
    Non ho ancora sentito la campana, c’è ancora un round”. Giocatori, tifosi e addetti ai lavori a Roma si appellano alla storica frase di Stallone nel film Rocky. Ma soprattutto riavvolgono il nastro a 15 giorni fa, quando tutto sembrava perso, quando la squadra di Di Francesco riuscì a rimontare il 4-1 subito a Barcellona. Ci voleva un 3-0 anche in quella folle notte dell’Olimpico, ci volle un 3-0 anche contro il Dundee nella storica semifinale del 1984. Ci vuole un 3-0 (o stavolta anche un 4-1) pure contro il Liverpool di Salah. A ridare speranza a una piazza frastornata dai gol dell’egiziano e di Firmino ci sono volute le reti in extremis di Dzeko e Perotti. Crederci quindi, già da oggi fino al 2 maggio quando l’Olimpico sarà ancora al gran completo per provare l’impresa.       

    DI FRANCESCO - Il tecnico, criticato per la scelta della difesa a tre, era stato uno dei più convinti prima del 3-0 al Barcellona. E oggi il ritornello non cambia: “E’ giusto avere la giusta ansia di preparare certe gare, ma dobbiamo avere meno paura, meno timore nell’affrontare determinate gare. E’ quello che voglio al ritorno, dovremo essere un’unica entità, lo abbiamo già fatto una volta. Non è stato un miracolo, ma un lavoro di una squadra che credeva di poter ribaltare il risultato. Chi non ci crede, qui e fuori, può stare a casa. Abbiamo bisogno di gente positiva, che ha il desiderio di questo risultato. La Roma non è mai arrivata in semifinale di Champions, ma non dobbiamo accontentarci. Abbiamo ancora la possibilità di fare un capolavoro, ci sono 90 minuti. Lo dobbiamo solo ripetere”.  

     DIRIGENZA - Pallotta crede da sempre ai miracoli, e ieri lo ha ribadito a fine partita a squadra e allenatore. Anche il ds Monchi però invita a non mollare: “Dobbiamo provare a fare quello fatto col Barcellona, ho fiducia nei miei, sappiamo che sarà complicato perché loro saranno preparati, ma 90 minuti all’Olimpico sono lunghi”.  

    GIOCATORI -  La carica dei romani, ma non solo. Ad Anfield in molti hanno ruggito la loro voglia di non abbandonare il sogno della finale.  “Ci aspettano 90 minuti all’Olimpico che saranno lunghi, avremo il tifo dalla nostra. Dovremo avere un altro atteggiamento, 90 minuti col coltello tra i denti. Lotteremo fino alla morte”, avvisa Florenzi. Ci crede pure Fazio: “Siamo dei guerrieri, lotteremo fino alla fine per ribaltare il risultato”.    

    TIFOSI -  Sono loro ad aver dato la spinta in più contro il Barcellona, sono loro a sognare più di tutti un’altra rimonta storica per non abbandonare il sogno. Tra ieri e oggi sui social ai primi post di rassegnazione ne sono subentrati altri di speranza. “Chi non ci crede non venga allo stadio”, scrive Massimo Cardinale. “Lo abbiamo fatto una volta, possiamo ripeterci. Roma mai doma”, il post di Roberto Ruffini. E c’è chi - come Marco Marchese - vede il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo giocato 10 minuti contro il Liverpool e fatto 2 gol, se ne giochiamo bene 90…’. Ovviamente in tanti hanno criticato la decisione del modulo a 3 e la prestazione di Jesus e Manolas. Altri hanno rimpianto Salah. “E’ costato quanto Schick, ha fatto 42 gol in più”, ammonisce Maurizio Carboni. E c’è pure chi ironizza: “Quando serve una coppa d’Africa, non arriva mai eh”.  Oppure: "Se non vinci 3-0 al ritorno che gusto c'è?". 

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