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Roma come Parigi: ora anche la capitale ha La Gioconda
A rafforzare questa ipotesi, come riportato da Repubblica, sono stati anche gli studiosi Antonio e Maria Forcellino, che nel catalogo della mostra romana del 2019 su "Leonardo a Roma, influenza ed eredità", hanno speso ben nove pagine a raccontare storia e qualità della "Gioconda Torlonia", definendola un dipinto il cui pentimento è incongruo con una copia, a partire proprio dalla tecnica pittorica, le cui caratteristiche non possono che essere attribuibili a Leonardo stesso. Non sono mancate, naturalmente, deduzioni avverse. Il funzionario storico dell’arte, Alessandro Cosma, pur concordando la precisione dei dettagli, riportati dai Forcellino, questi li ha definiti comunque “semplificati e irrigiditi”, confermando comunque una datazione alla prima metà del XVI secolo. Lo studioso Claudio Strinati, pur rispettando la visione dei Forcellino, si mostra scettico sulla qualità del dipinto, definendolo di media qualità che non sembra denotare l’eccelsa mano di Leonardo. Nei prossimi giorni, verranno avviate ulteriori indagini circa l’autenticità del quadro.