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Roma, chi è Svilar: la sfida contro il Milan e il retroscena con Mourinho e Tiago Pinto
DEBUTTO IN SERIE A?- La sua presenza di Svilar tra gli 11 della formazione di Mourinho è la prima in Serie A in stagione: l'ex portiere del Benfica, infatti, sino a ora è stato sin qui utilizzato nelle sei giornate del girone di Europa League e agli ottavi di Coppa Italia contro la Cremonese. Non si tratta, però, del debutto assoluto in A per il classe '99: l'esordio in campionato con la Roma era arrivato il 14 maggio 2023 contro il Bologna.
IL PROFILO – Ma ripercorriamo del giovane portiere giallorosso. Svilar nasce il 27 agosto 1999, ad Aversa in Belgio. I suoi primi passi nel mondo del calcio arrivano a 14 anni, quando entra nel settore giovanile dell’Anderlecht, tra i più rinomati nel paese dei Diavoli Rossi.
COME SI SCOPRE IL TALENTO IN BELGIO
Dopo solo un anno, si guadagna la prima convocazione nelle selezioni giovanili del Belgio. Dall’under 15 fino ad arrivare alla Nazionale maggiore, il tutto mentre brilla con il suo Anderlecht, specialmente in Youth League. Reattivo, sicuro in presa bassa e abile palla al piede, tutte caratteristiche funzionali al calcio moderno. E nell’agosto 2017 arriva la svolta: viene ceduto al Benfica, firmando un contratto quinquennale. Il ds di quella società? Tiago Pinto.
PROMESSA, CHAMPIONS E MOU - Arriva in Portogallo come grande promessa del calcio belga e nell’ottobre 2017 esordisce in Champions League. È un giorno storico per Svilar che stabilisce il record di più giovane portiere nella storia a debuttare in una massima competizione europea (18 anni e 52 giorni) strappando il record a Iker Casillas. Sarà un esordio memorabile per il belga, anche se non proprio in senso positivo. L’avversario del Benfica è il Manchester United (quel 18 ottobre al Da Luz) di José Mourinho e Svilar commetterà un errore di non poco conto: al 60′, su una punizione innocua battuta da Rashford, si trascina la palla in rete, facendosela sfilare dalle mani. Il ritorno non andrà meglio: autogol. Tuttavia, nonostante gli errori fatti, José Mourinho fu pronto a fargli i complimenti, esprimendosi con parole chiare: “Solo un grande portiere incassa un gol come quello. Preferisco che il mio portiere subisca un gol del genere piuttosto che stia sulla linea di porta per novanta minuti. Per me è davvero talentuoso. Questo ragazzo è bestiale, è un fenomeno”. Il destino li farà re-incontrare.
IL RILANCIO E LA ROMA – Fu l’inizio di un periodo difficile per Svilar: Vlachodimos divenne il titolare del club lusitano e il belga accettò di giocare nel Benfica, pur di racimolare qualche manciata di minuti e non rimanere in panchina per il resto della stagione. La seconda divisione portoghese gli servì per ritrovare la continuità e la fiducia persa contro lo United, sino alla grande occasione chiamata Roma. Una Roma allenata da quello Special One che utilizzò parole al miele in quell’occasione. E ora c’è la grande chance, San Siro, un big match contro il Milan. Svilar è pronto a mostrare al mondo il suo talento, un talento nel quale Mourinho ha sempre creduto.