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    Roma, Salah è diventato un mistero

    Roma, Salah è diventato un mistero

    E' davvero "tutta colpa di Lulic"? Uno dei punti di svolta della stagione romanista è stato indubbiamente il derby dell'8 novembre: doveva essere il trampolino di lancio verso la vetta, è diventato l'ultimo acuto di una squadra che, da quel giorno, ha saputo battere solamente un Genoa ridotto ai minimi termini. Quel giorno, la partita di Mohamed Salah durò soli 58 minuti, complice l'ormai tristemente celebre entrata fuori tempo di Senad Lulic. Ma la rottura parziale del legamento collaterale della caviglia dell'egiziano può giustificare le fatiche dell'ex viola da quel momento in poi?

    PARTENZA SPRINT - Un po' come a Firenze, Salah aveva stregato tutti sin dai primi giorni. Dopo un minimo apprendistato - tre spezzoni senza trovare il gol con Hellas, Juventus e Frosinone -, l'egiziano era andato a segno in cinque delle successive sei gare di campionato, con Sassuolo, Sampdoria, Carpi, Empoli e Fiorentina. Proprio la sfida contro la sua ex squadra suonava come la definitiva consacrazione del talento ex Chelsea e Basilea, fermato però da una sciocca espulsione nel finale. Si è arrivati così al derby, all'infortunio che sembrava potesse tenerlo ai box per un paio di mesi ma che, a conti fatti, ha tenuto Salah fermo per sole tre partite. 

    IL CROLLO - Se con Napoli e Genoa il rendimento dell'egiziano poteva ancora risentire del rientro dal problema fisico, dopo la sosta la flessione di Salah è diventata priva di possibili spiegazioni fisiche. Settanta minuti in ombra in casa del Chievo, panchina con il Milan prima di entrare a gara in corso, ben 90 minuti giocati con Hellas Verona e Juventus ma senza mai incidere. Il giocatore di inizio anno, capace di allungare sulle fasce e di accendere il gioco della Roma, è sparito. Il cambio di modulo di Spalletti sembrava poterlo ispirare, ma il previsto 3-5-2 si è rivelato in realtà una sorta di 3-4-2-1, che ha costretto Salah ad agire più da esterno - il ruolo che lo ha comunque visto esplodere in Svizzera - che da seconda punta, posizione nella quale aveva dimostrato di trovarsi particolarmente a proprio agio con la maglia della Fiorentina.

    LE SOLUZIONI - In caso di conferma del 3-4-2-1, molto potrebbe passare dal suo partner sulla trequarti. Radja Nainggolan è un pesce fuor d'acqua in un ruolo che richiede abilità diverse da quelle del belga, ecco dunque che gli arrivi ventilati di El Shaarawy e Perotti potrebbero dare nuova linfa a Salah. Specialmente Perotti, meno realizzatore e più assist-man, sembra il nome ideale per "costringere" l'ex Fiorentina ad assumere una diversa identità di gioco: l'egiziano dovrebbe attaccare gli spazi senza palla, magari aiutato da Edin Dzeko. Solo il mercato chiarirà il futuro di Salah: il presente, forse non solo per colpa di Lulic, è un equivoco da risolvere.

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