Era il primo dicembre quando, in campionato, segnava l’ultimo attaccante della Roma. È passato ormai un mese. In mezzo nessun fuoco d’artificio da parte delle punte romaniste, ferme alla prima rete di Dzeko contro la Spal. In mezzo, due gol di Pellegrini, una di Strootman e un’altra di Fazio, che di professione non fanno certo i bomber. Nelle coppe non è che le cose siano andate meglio: zero gol a Madrid contro l’Atletico, una rete contro il Qarabag di Perotti, un’altra – inutile – contro il Torino di Schick, tante occasioni divorate, rigori sbagliati e la sensazione che qualcosa si sia inceppato nell’attacco giallorosso. La Roma ha segnato in A 29 volte, 13 in meno del Napoli capolista. A Trigoria sono andati in gol in campionato solo Dzeko, El Shaarawy e Perotti, mentre le altre tre punte, Defrel, Schick e Under sono ancora a zero. Tutti e tre sono nuovi acquisti, costati alla Roma, bonus inclusi, circa 80 milioni di euro. E pensare che Salah, venduto a 40, è stato già capace di segnare 23 gol con il Liverpool.