Cassetti su Vucinic:| 'Mi spiacerebbe perderlo'
Marco Cassetti è il protagonista della quarta conferenza stampa organizzata dalla Roma a Riscone di Brunico. Ecco le dichiarazioni del difensore giallorosso, rilasciate ai cronisti presenti dopo l’allenamento mattutino:
Marco appartieni alla vecchia guardia della Roma ed ora è cambiato tutto. Come valuti le metodologie di Luis Enrique=
Innovative, lavoriamo molto col pallone e sul tipo di gioco che vuole attuare, ci troviamo bene e siamo tutti convinti e concentrati su questo nuovo metodo e siamo allegri. Andiamo avanti a lavorare senza pesi.
Cosa cambia sul piano del gioco? Non è solo lavoro e sudore, ma anche giocare bene al calcio…
Che ruolo può avere la Roma quest’anno? Venivate da uno scudetto sfiorato ed è spuntato il Milan…
Come ci dice il mister il primo obiettivo è giocare bene al calcio, di conseguenza i risultati verranno
Parlando di mercato in uscita: quando vedi i big della Roma in uscita, Vucinic, Menez, Borriello, De Rossi, che pensi?
Vucinic mi spiacerebbe, lo sopporto da 8 anni e mi piacerebbe farlo ancora di più perché ha qualità incredibili. Gli altri prima che calciatori sono persone a cui mi sono legato molto in questi anni e mi spiacerebbe tantissimo, però credo che per avere una Roma di grandi prospettive bisogna avere grandi giocatori, loro lo sono e spero con tutto il cuore che resteranno. L’approccio di Luis Enrique?
Molto scherzoso, ma lui si sente pienamente coinvolto nel progetto e sta cercando di dare tutto se stesso. Noi come giocatori cerchiamo di essere molto concentrati nella sua metodologia. Serve molta pazienza per sviluppare il suo gioco in maniera perfetta.
Basteranno entusiasmo e professionalità per garantire la serenità dei tuoi compagni? Cominciare la stagione con tanti piccoli casi aperti può creare problemi?
Sicuramente queste persone se devono sistemare qualcosa non vengono a dirlo a me, ma lo dicono a chi di dovere e cercheranno di risolvere i problemi. Sicuramente serve un gruppo senza strascichi, è fondamentale per lavorare in qulsiasi campo e nel calcio è lo stesso. Però in questi giorni, per quello che ho visto, non mi sembra di aver visto musi lunghi o altro e non penso siano problemi insormontabili. Credo ci sia da parte di tutti la volontà di chiudere le piccole questioni che si sono aperta. La nuova Roma dovrà fare a meno dei suoi giocatori simbolo? Ci parli dei cambiamenti?
Ci sono stati cambiamenti dal presidente, al dg, al dg allo staff tecnico e medico. Questi sono i cambiamenti adottati dalla nuova società. Non lo so se dovermo fare a meno dei giocatori simbolo, come ho detto per fare una squadra di grande livello servono giocatori di grande livello e quelli che hanno fatto la storia qui sono grandi giocatori, quindi credo che la società abbia voglia di tenerli.
Ci vorrà del tempo per metabolizzare il calcio di Luis Enrique e poi vincere o arrivare al vertice? Questa è la domanda più difficile che si possa fare. Per vincere non lo so, ma so per certo che abbiamo una squadradi grande qualità e lo è stata anche l’altr’anno anche se i risultati non sono arrivati. Con questo gioco, se manteniamo concentrazione e pazienza, sarà molto interessante. E’ sempre difficile il campionato, però sappiamo quale è la nostra forza. Sarà difficile mantenere continuità e concentrazione.
Pastore potrebbe essere la ciliegina sulla torta per fare il salto di qualità?
E’ un altro giocatore di grande qualità, questi giocatori stanno bene in tute le squadre e anche nella Roma sarebbe un grande valore aggiunto.
Innanzitutto tengo a dire che purtroppo non ho conosciuto Baldini e non posso giudicarlo. Posso parlare di Francesco che conosco da qualche anno: mi sembra abbia sempre dimostrato sul campo, anche l’anno scorso superando il record di gol in campionato di Baggio. Sono due persone adulte e vaccinate che si conoscono, se avranno qualcosa da affrontare lo faranno, ma non credo sia stata un’osservazione contro Francesco Totti, può essere anche interpretata come uno stimolo verso di lui. Lo scorso anno ce la prendemmo con Ranieri perché non faceva il fondo, quest’anno è lo stesso. Fondo e ripetute sono proprio spariti?
Come aveva anticipato Ranieri e come sta mostrandi Luis Enrique, c’è questa idea di preparazione senza dover fare le corse lunghe, anche perché il campo non è più lungo di 100 metri e non serve correre oltre! (ride) Cerchiamo di lavorare al massimo e poi valuteremo quel che viene durante l’anno. Io dopo la preparazione con Zeman sono apposto tutta la vita!
Novità sulla diete? Luis può contare su di te anche come centrale? Sulla dieta non è cambiato niente, sul ruolo ho giocato come centrale per carenze nel ruolo. A Luis Enrique piacciono i giocatori duttili e io sono a disposizione.
Hai un anno di contratto, può essere la tua ultima stagione a Roma?
Ma mi vedete così vecchio? (ride) Sono contentissimo di aver rinnovato l’altr’anno e spero di farmi apprezzare come giocatore e come persona anche dal nuovo staff e dalla nuova dirigenza. Se mi valuteranno ancora in grado di dare una mano affronteremo ancora una volta il discorso, altrimenti ci saluteremo.
Nell’amichevole dell’altro giorno due esterni di difesa molto alti. E’ questa la vera novità? Si sicuramente è una disposizione diversa rispetto a quella che conoscevamo in precedenza, ma è anche vero che in questi primi giorni non avevamo ancora affrontato nessun discorso sui movimenti difensivi ed eravamo più che altro concentrati a mantenere la struttura di gioco che voleva l’allenatore senza movimenti particolari. Ora nei prossimi giorni vedremo anche i movimenti della linea difensiva, un po’ di tempo ancora ci serve e infatti la preparazione è questa.
Quando cominceranno le partite vere cosa cambierà?
Quando avremo il possesso a favore credo giocheremo così, con la perdita di palla credo sarà diverso. Al momento attuale gli stessi dello scorso anno, che hanno fatto male…
Questa è un’altra stagione, si riparte dall’inizio sperando di andare sempre meglio.
Questo nuovo gioco divertente quanto può aiutare l’inserimento dei giovani?
Penso che i giovani non abbiano bisogno di aiuto e presentazioni visto che hanno vinto lo scudetto. Sono molto interessanti ed assieme a giocatori più esperti e con le metodologie dell’allenatore possono solo imparare. Non so finito il ritiro cosa faranno, ma certamente avranno un bagaglio aumentato.
Quale giovane ti ha impressionato maggiormente? Non rispondo, farei un premio ad uno ed un torto all’altro: sono tutti bravi.