Getty Images
Roma, c'è il 'nuovo' Barcellona: carta bianca a Messi e 4-4-2, ciao tiki taka
L'AVVERSARIA - Capolista in Liga, a +8 dall'Atletico Madrid, 72 gol fatti e soli 13 subiti, è meno spettacolare del passato, meno tikitakeggiante e più solida, più europea, più fisica e più equilibrata grazie all'arrivo del pragmatico Valverde in panchina, che ha trasformato il 4-3-3 in un 4-4-2. Col Chelsea ha dimostrato di saper soffrire e colpire in contropiede con la qualità delle sue stelle: meno orizzontale, più verticale, con la classe di Lionel Messi, l'esuberanza di Dembélé e Paulinho, la fame di gol di Suarez.
LA STELLA - Lionel Messi. Lionel Messi. E se ci fosse caso di sottolinearlo, Lionel Messi. Un uomo solo al comando in quel di Barcellona: goleador e assistman, come dimostra la gara contro il Chelsea. Freschissimo di 100 gol in Champions League (solo lui e Ronaldo nel club dei centenari), in stagione ne ha realizzati 34 in 42 partite, conditi da 16 assist.
IL CAMMINO - Nel Gruppo D, la squadra di Valverde ha vitno 3-0 contro la Juventus, 1-0 a Lisbona con lo Sporting e 3-1 al Camp Nou con l'Olympiacos. Poi, al ritorno, pareggio per 0-0 coi greci e col bianconero e vittoria per 2-0 coi portoghesi. Negli ottavi 1-1 a Stamford Bridges contro il Chelsea e vittoria per 3-0 nel ritorno in Spagna. 13 gol fatti, 2 subiti, 5 vittorie e 3 pareggi.
LA FORMAZIONE TIPO - Barcellona (4-4-2): ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Paulinho, Busquets, Rakitic, Iniesta; Messi, Suarez. All. Valverde.