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Roma-Bodo, le pagelle di CM: Zaniolo, che confusione! Abraham colpevole, per Mourinho altra lezione
Rui Patricio 5,5: Le maglie gialle del Bodo gli compaiono in incubo nemmeno fossero i figli di Freddy Kruger. Non ha grandi colpe, ma nemmeno ci mette del suo.
Karsdorp 5: Trova spesso il varco non attivo anche grazie alla precisione di Cristante, ma nel primo tempo quando si tratta di beccare il parcheggio giusto ai palloni in area si fa anticipare puntualmente o tarda a capirlo. Errori che mutilano le possibilità di gol della Roma.
Mancini 5,5: Di tutto il pacchetto difensivo resta il più reattivo fino al 2-1 del Bodo quando si perde il colpo di testa di Botheim. Prova a rifarsi davanti prendendo il palo.
Cristante 5,5: In difesa l’ex trequartista non dà il meglio di sé e nei primi minuti storpia due palloni pericolosi. E’ lui a dover chiamare la linea difensiva ad avanzare. Non lo fa per svariati minuti. Poi prende coraggio e si mette a dispensare palloni precisi soprattutto per Karsdorp. Dietro però anche lui ha responsabilità difensive.
Ibanez 6: Serve un piede rapido contro Solbakken e il brasiliano si dimostra poco adatto al compito lasciandosi sfuggire spesso il norvegese che a fine primo tempo va a fare male dopo diversi tentativi. Si fa perdonare, come spesso gli capita, trovando il gol del 2-2. Incredibile dover vedere due giocatori fuori ruolo ai primi di novembre. Il mercato non ha funzionato.
Darboe 4: La lezione di Bodo non è servita. Si lascia aggredire con eccessiva facilità dei centrocampisti norvegesi e fallisce troppi suggerimenti in una zona del campo in cui bisogna solo fare la voce grossa. Una serie di errori immane che non può essere cancellato dal bel lancio per Zaniolo alla mezz’ora.. (1’st Villar 5,5: è tempo di reagire. Lo spagnolo mostra più fame di Darboe e va a rubare palloni dalle gambe dei norvegesi. Anche per lui però qualche errore come la copertura su Botheim)
Veretout 5,5: Pochi secondi e fa volare Zaniolo centralmente con un bel pallone in verticale. Poi deve fare da chioccia a Darboe prendendo pure qualche calcione ai limiti del cartellino. La zona centrale chiusa anche dagli esterni del Bodo limita la possibilità di trovare spazi per ricamare. Si butta testa bassa e sul finire del primo tempo spreca un tiro da fuori.
Zaniolo 4,5:Nicolò si invola capelli al vento dopo 1 minuto ma il portiere del Bodo non si fa sorprendere. Ci riprova in altre occasioni ma sembra Conan contro tutti. Al 36’ altra volata ma perde l’attimo decisivo per servire Abraham. Poi perde il pallone dal quale nasce la ripartenza per il 2-1 del Bodo. Serve maggiore lucidità o resta tutto un “vorrei ma non posso”. Nella ripresa va dietro l’inglese ma non cambia il copione. Anzi, peggiora. (67’ Shomurodov 5,5: ha due occasioni, non le sfrutta)
Mkhitaryan 4: In area una volta era un cecchino, ora fatica anche a trovare la posizione. Non prova mai nulla di coraggioso. Che senso ha così? (1’st Carles Perez 5,5: tutto un altro piglio, pur non avendo i mezzi dell’armeno. E si vede)
El Shaarawy 6,5: Reattivo, volitivo. Poco prima della mezz’ora ha due palloni giusti da mandare in porta ma trova in entrambi casi la difesa norvegese a dirgli di no. Nella ripresa trova il tiro a giro su cui nessuno può metter bocca e riprova a far male per il 2-2. Antidepressivo. Non basta. (88’ Zalewski sv)
Abraham 5: Si continuano a registrare anomalie di comunicazione con gli altri compagni di reparto che non lo servono. Eppure nelle prime giornate la linea era chiara. L’impressione è che sia l’ultimo dei colpevoli per l’apatia offensiva. Ma sicuramente è tra i colpevoli. (81’ Mayoral 6,5: due assist in pochi minuti. Reazione e un messaggio a Mou: servono anche i panchinari)
Mourinho 4,5: Altra lezione, anche se meno pesante. La squadra di Mou gioca inizialmente di rimessa, sbagliando tanto in tutti i settori del campo. Poi prende il campo avanzando la linea difensiva e beccando il settimo gol dal Bodo. Nella ripresa buona reazione e soliti errori, pacchiani. La paura della sconfitta c’è sempre, e da qui si riparta. Ora si metta anche tutto il resto perché la differenza di organizzazione di gioco col Bodo è stata evidente. Da rivedere anche l’utilizzo degli stessi giocatori, visto come sono entrati gli epurati nella ripresa. Cambiare idea non è un segnale di debolezza. Mancano due rigori, questo è vero.