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    Roma, Belotti e un amore mai sbocciato: tutti i dati di una crisi senza fine

    Roma, Belotti e un amore mai sbocciato: tutti i dati di una crisi senza fine

    • Gabriele Stragapede
    Andrea Belotti. In casa Roma si ragiona sul futuro del Gallo. La dirigenza giallorossa sembra essersi convinta che, tra i possibili partenti per sbloccare un arrivo sulle fasce nella Capitale, ci sia proprio l’ex capitano del Torino. Secondo le ultime indiscrezioni, la Fiorentina è alla ricerca di una punta che possa essere inserita in rosa, in sostituzione di Mbala Nzola, la cui posizione a Firenze è sempre più in bilico. Per questo motivo, la proprietà viola sta provando a imbastire uno scambio, mettendo sul piatto uno tra Ikone e Brekalo per portare in Toscana il numero 11 giallorosso. Ma al di là dello stato delle trattative (QUI LE ULTIME), cerchiamo di capire quali sono le motivazioni che stanno portando Belotti a essere indietro nelle gerarchie della Roma.

    MOTIVI – Arrivato nell’estate 2022, a parametro zero dal Torino, l’ex attaccante del Palermo ha fatto fatica a imporsi nella Capitale. Ma analizziamone i motivi. Punto uno: Concorrenza. Nel corso di questa stagione, ha subito l’arrivo nella Capitale di Romelu Lukaku, grande acquisto dell’ultima sessione di mercato da parte della Roma, e di Sardar Azmoun, utilizzato da Mourinho, sostanzialmente, come vice del centravanti belga. L’anno scorso fu una buona stagione di Abraham a tarpare ali al Gallo, seppur le sue occasioni, nel corso di una lunga stagione vissuta dai giallorossi (che li ha portati a vivere anche la finale di Europa League). Eppure i numeri nella Capitale sono stati tutti fuorché entusiasmanti.

    NUMERI – La prima stagione di Belotti a Roma fu semplicemente tragica. Tra Coppa Italia, Serie A ed Europa League, totalizzò 46 presenze complessive, siglando solamente 4 reti e fornendo 2 assist. A rendere inverosimile, per un attaccante di razza come lui, la sua annata, fu lo score in campionato: per la prima volta in carriera, Belotti rimase a secco. Zero reti messe a referto. Un approccio non ottimale con un piazza con la quale, in realtà, aveva subito stabilito il giusto feeling, anche grazie alle caratteristiche di gioco che, da sempre, si riconoscono all’ex Albinoleffe. Nella stagione corrente, i numeri sono leggermente migliorati (22 presenze, 6 gol e 2 assist), ma vale la pena notare come in Serie A, il dato si fermi a 3 marcature. E per un attaccante che, nel nostro torneo, è andato in doppia cifra per 6 stagioni consecutive (dal ‘15/’16 al ‘20/’21), è preoccupante.

    DATI – Ma andiamo più a fondo. Belotti, prima stagione in A a parte, non segna 10 o più gol dalla sua ultima stagione a Torino, dove furono 8 le realizzazioni. Aiutandoci con Sofascore, in quest’annata, gli xG (expected Goals) si fermano a 2.42, con una frequenza di una rete ogni 229 minuti. Una media di 0.2 gol a match. Ma il problema è più vasto: Belotti fa fatica a calciare in porta. 1.1 tiri a partita, di cui sollo 0.6 nello specchio, una conversione a rete del solo 20%, dovuto anche al fatto che il Gallo tocca meno di palloni in ogni sfida disputata (19.9). Dati in calo che, uniti alla situazione di classifica e al momento non ottimale della Roma, hanno portato la società a valutarne la cessione. Che sia Firenze la piazza giusta per la rinascita? Al campo, come sempre, l’ultima parola.

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