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    Roma, Belotti: 'Abbiamo toccato il fondo, più giù di così non si può andare'

    Roma, Belotti: 'Abbiamo toccato il fondo, più giù di così non si può andare'

    • Redazione CM
    La Roma cade in casa del Milan nella 20ª giornata di Serie A. Non c'è José Mourinho, squalificato, in conferenza stampa non va il vice Foti ma l'attaccante Andrea Belotti: "Roma cambiata con me in campo? Sicuramente quando sono entrato io siamo stati un po' più sbilanciati in avanti, sul 2-0 era l'unico modo per riaprire la partita creando anche poi qualche occasione. Il terzo gol ha poi spezzato le gambe. Nel primo tempo non eravamo partiti male, ma poi se prendi il gol è normale che ci sia frustrazione...".

    GERARCHIA SUI RIGORI - "C'è una scelta prefissata che il mister decide prima delle partite, era Paredes il designato".

    COSA MANCA NEI 90' - "Quando parti bene e prendi gol è normale che ci sia dispiacere, l'abbiamo preso alla prima occasione. È un discorso di piccoli particolari, ci stiamo lavorando individualmente e di gruppo".

    SENTITE IL PESO DELLA SITUAZIONE? - "A livello di campo sicuramente quando perdi le partite non è mai bello, c'è sempre frustrazione e delusione. Può capitare che in una partita le cose semplici fai difficoltà a farle. Però ripeto: avevamo iniziato bene, abbiamo preso gol al primo tiro del Milan e c'è stata frustrazione. La mia sensazione dal campo è che in un modo nell'altro l'avremmo pareggiata sul 2-1, il Milan non stava facendo più niente, però poi ci hanno fatto il terzo gol".

    I TIFOSI HANNO DETTO DI DARE DI PIU' - "Non c'è un giocatore che non si senta in difficoltà con i nostri tifosi. I tifosi ci seguono ovunque. È normale che anche loro possano fischiare perché non stiamo vincendo le partite. L'unica cosa che possiamo fare è compattarci e lavorare. I tifosi della Roma si meritano molto molto di più".

    DAZN - Belotti ha poi parlato a Dazn: "Siamo in un momento di difficoltà, quando si viene da determinate sconfitte non c’è felicità. Veniamo da un derby perso ed è normale che ci sia frustrazione. La squadra era andata in campo con un approccio e organizzazione buona. Nel momento migliore prendi il gol e ti spezza. Quando abbiamo preso il secondo abbiamo alzato il baricentro e forse anche per questo siamo riusciti ad aprirla, avevo la sensazione che avremmo pareggiato. Era un momento positivo per noi, quel gol ci aveva dato quella scossa e la libertà mentale di fare qualche giocata in più. Il terzo gol ti spezza le gambe poi".

    TRE GARE ALLA PORTATA, BISOGNA PER FORZA RIALZARSI - "Sì, concordo siamo in un momento di difficoltà. Anche i piccoli dettagli ci costano il risultato. Mi conosci bene, nei momenti di difficoltà l’unico modo per uscire e compattarsi con il gruppo e lavorare tanto. Quando hai 6 giorni per preparare la gara è tanta roba, tante volte fai fatica a prepararne due. Quando hai 6 giorni hai più tempo, puoi provare più soluzioni. Dobbiamo assolutamente prepararci alla perfezione in queste partite. Forse adesso abbiamo toccato il fondo, più giù di così non si può andare, possiamo solo risalire".

    CHE PERCEZIONE AVETE DEL VOSTRO VALORE? - "Per me siamo una squadra forte, davvero forte. Vedo qualità in tutti i compagni. Certo, poi quando magari ti manca Paulo non hai lo stesso giocatore con quelle caratteristiche, devi cambiare un po' il modo di giocare, lui ha quel tocco che pochi hanno. A livello complessivo, siamo una squadra forte con grandissime qualità, dobbiamo fare il possibile per arrivare in alto. Una squadra con questo potenziale non può stare così in classifica".

    PRIMA PARTE DI STAGIONE SOTTO IL POTENZIALE, PERCHE'? - "I piccoli dettagli a cui non fai attenzione possono farti perdere le partire, una disattenzione, uno sbaglio o un cartellino rosso. Basta quella scintilla che si crea con la compattezza e con il lavoro, appena le cose girano a tuo favore puoi prendere la strada".

    RIMANE A ROMA? - "Al momento sì, non ne so niente di andar via, non mi ha detto niente nessuno".

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