Roma, Baldissoni: 'Da De Rossi a Spalletti, nessuna fretta per i rinnovi'
Il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, ha parlato a Premium Sport prima della sfida tra i giallorossi e il Pescara:"C'è sempre un motivo per vincere, sicuramente è quello di prendere i tre punti in palio, è evidente che la Roma deve vincere oggi come ci prova tutte le domeniche. De Rossi? Lui, come Totti, rappresenta una tipologia particolare dei giocatori della Roma. Loro sono di casa, il loro rapporto con questa squadra dura da tanto tempo e le dinamiche sui contratti sono diverse. C'è grande intesa, ne parleremo con calma ma non c'è fretta. Daniele sta giocando bene, è in buone condizioni, è protagonista in Nazionale e ci sono tutti i motivi per continuare, ma non c'è fretta. Nainggolan, Manolas e Spalletti? Ce ne sono tanti, non solo questi, la lista è lunga, succede ogni anno. E' tipico in una società di calcio, ma non sono contratti problematici, sono normali discussioni. Non ci piace parlare di ritocchi, è un costume di questo ambiente che è legato al mercato. Sono dinamiche di mercato normali, quando un giocatore fa bene attrae altre società e cerca di avere effetto sul contratto. E' la normale dialettica e normalmente si arriva a accordi reciproci". DZEKO-DIPENDENZA - "I blackout come quello con l'Atalanta? Ci stiamo interrogando da tempo su questo. In parte è legato alla città in cui i calciatori vivono, assorbono tute le emozioni. Ci sono grandi vantaggi in alcuni momenti, altre volte diventano degli ostacoli quando la pressione diventa alta. La squadra è forte, è in grado di raggiungere qualcosa che non raggiunge da tempo e diventa più difficile tenere alta la concentrazione e a volte si cade. Dobbiamo lavorare per eliminare questo. Nel primo tempo contro l'Atalanta abbiamo giocato bene, potevamo avere un risultato più ampio ma alla fine è maturata una sconfitta al 90'. Sono momenti che riguardano la testa ma è difficile lavorare sulle emozioni. Roma Dzeko-dipendente? No, sarebbe grave, la Roma è piena di grandi giocatori. E' normale che sia visibile la sua importanza, il suo rendimento quando un giocatore sta bene e fa gol. Abbiamo tanti giocatori internazionali e nessuno si sente più importante degli altri".