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    Roma ad alta tensione: Di Francesco appeso a un filo e Pastore esplode

    Roma ad alta tensione: Di Francesco appeso a un filo e Pastore esplode

    Una partita da vincere a tutti i costi, una qualificazione ai quarti di finale di Champions League da blindare dopo il 2-1 dell'andata sul Porto per non disperdere il tesoretto di 15 milioni di euro che entrerebbe nelle casse societarie col passaggio del turno. Una vigilia agitata però dai rumors continui sul possibile allontanamento di Eusebio Di Francesco in caso di tracollo, con Panucci e Paulo Sousa in attesa di novità. Un avvicinamento a un appuntamento di questa importanza che non nasce sotto i migliori auspici, perché la pesante sconfitta nel derby ha lasciato delle scorie e reso più problematico il rapporto del tecnico con alcuni dei suoi giocatori.

    LA RABBIA DI PASTORE - Secondo quanto ricostruisce Il Corriere dello Sport, tra i più agitati c'è Javier Pastore, una delle grandi delusioni del mercato estivo di Monchi: inserito al 20° del secondo tempo per provare a cambiare le sorti del match con la Lazio, l'argentino non ha inciso e non ha avuto parole dolci per Di Francesco. Il Flaco si aspettava di entrare prima e, poco prima della sostituzione, ha gettato a terra con rabbia una pettorina e rivolto epiteti poco simpatici al suo allenatore. Che da par suo ha fatto finta di nulla, ma che ha compreso come l'ostacolo Porto rappresenti l'ultimo salvagente al quale aggrapparsi per salvare la stagione della Roma e la sua panchina.

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