Roma a DiBenedetto:| Le tappe di 'Mr President'
Prima di poter leggere il nome dell'italo americano sugli almanacchi però bisognerà ottemperare alcuni step intermedi. In primis la convocazione di un'assemblea del cda di Roma 2000 di cui fanno parte Antonio Muto, Rosella Sensi e Attilio Zimatore. Nel frattempo la DiBenedetto As Roma Llc (formata anche da Richard D'Amore, James Pallotta e Michael Ruane) dovrà ricevere l'ok dall'Antitrust e dalla Consob. Successivamente si potrà rendere effettivo il passaggio di mano del 67% delle azioni della Roma: di tale quota il 60% finirà tra le mani degli americani mentre il 40% rimarrà ad Unicredit per un valore complessivo dell'operazione di 77 milioni.
Fanno parte della cifra anche l'acquisizione di quei beni scorporati dalla precedente gestione come il marchio (ceduto alla Soccer Sas) e Trigoria (il contratto di leasing è attualmente intestato a Italease). Infine arriverà il lancio dell'Opa e le due ricapitalizzazioni da erogare nel giro di 2-3 anni. La prima, stimabile intorno ai 40-50 milioni, dovrà essere eseguita al momento dell'ingresso nel capitale. La seconda avverrà nel giro di un paio d'anni. Considerando tutti i passaggi, la Roma passerà a tutti gli effetti in mano americane alla fine di aprile. Ma nel frattempo DiBenedetto e soci provvederanno a formare il nuovo staff. Franco Baldini già da alcune settimane sarebbe al lavoro per rinforzare la squadra (Buffon, Sanchez e Pirlo i primi nomi nella lista) mentre solo a fine stagione si conoscerà il nome del tecnico (Ancelotti o Montella).
(Leggo - Edizione Roma)