AFP/Getty Images
Rodriguez ripaga la fiducia del Milan e allontana l'ombra di Laxalt
Un’estate vorticosa, tentatrice. Ammaliato da sirene francesi e non solo, Ricardo Rodriguez è restato al Milan. Per imporsi, dopo una prima stagione non semplice. E venerdi sera, con la Roma, ha dimostrato di essere già sulla strada giusta.
STIMATO - Tante proposte, possibilità concrete di voltare pagina dopo mesi colmi di critiche. Il Monaco ci ha provato, con forza, ma lo svizzero ha rifiutato la corte dei monegaschi. Poi diversi sondaggi, alcuni eccellenti: Arsenal, Borussia Dortmund, senza dimenticare l’interesse del PSG. Opportunità che però non hanno scalfito di una virgola le convinzioni del terzino sinistro, contento della sua vita a Milano e conscio della stima riposta in lui dalla società. Una fiducia ribadita direttamente da Leonardo e Maldini nell’incontro avvenuto il 27 agosto, a Casa Milan, in cui era presente anche il suo agente Gianluca Di Domenico.
STIMATO - Tante proposte, possibilità concrete di voltare pagina dopo mesi colmi di critiche. Il Monaco ci ha provato, con forza, ma lo svizzero ha rifiutato la corte dei monegaschi. Poi diversi sondaggi, alcuni eccellenti: Arsenal, Borussia Dortmund, senza dimenticare l’interesse del PSG. Opportunità che però non hanno scalfito di una virgola le convinzioni del terzino sinistro, contento della sua vita a Milano e conscio della stima riposta in lui dalla società. Una fiducia ribadita direttamente da Leonardo e Maldini nell’incontro avvenuto il 27 agosto, a Casa Milan, in cui era presente anche il suo agente Gianluca Di Domenico.
PROTAGONISTA - Nella notte di San Siro, con la Roma, alla prima tra le mura amiche, Rodriguez si è preso la scena. Propositivo in fase di spinta, continuo nelle sovrapposizioni, sempre attento in copertura, preciso e puntuale nelle chiusure. Schick è un avversario atipico, ma lo svizzero ha dimostrato padronanza e sicurezza. Protagonista anche nell'azione che ha portato alla prima rete rossonera: Bonaventura lo cerca in verticale, Rodriguez finta il cross con il mancino beffando Fazio, rientra sul destro e consegna a Kessie un pallone solo da spingere in rete. Un assist che ha coronato una prestazione a dir poco convincente, una delle migliori da quando è al Milan, in netta crescita rispetto all'esordio contro il Napoli. Miglioramenti che, uniti ai problemi di salute di Strinic e al necessario adattamento di Laxalt alla difesa a quattro, possono essere il preludio ad una stagione di soddisfazioni e riscatto.