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L'arbitro Rocchi: 'Il contatto Calabria-Pogba? Rivedendolo ho dei dubbi'
Ecco le sue dichiarazioni: "Le difficoltà della gara di sabato? I calciatori si sono comportati bene, è stato un piacere arbitrarla. Soprattutto nei 90' minuti ho dovuto soltanto seguire il gioco. Quando i calciatori pensano solo a giocare è il massimo per un arbitro. Il mio obiettivo era di sembrare quasi trasparente e credo di esserci riuscito.
Il Milan? "Ai supplementari alcuni cenni di nervosismo ci sono stati visto che i rossoneri hanno visto sfumare l'obiettivo. Anch'io sono stato sorpreso dall'atteggiamento di alcuni giocatori ma come arbitro bisogna capire certi momenti. Quando le partite sono di alto livello per noi è sempre piacere. Per assurdo in Champions si arbitra meglio perché lo spettacolo è assicurato e si fa meno fatica ad arbitrare."
L'ammonizione di Chiellini? "E' stato un atto dovuto perché la sua richiesta mi è sembrata troppo plateale. Lo spray per le barriere? Diciamo che ho avuto più problemi con la bomboletta che con i giocatori. Poche chance internazionali per me? Mi dispiace non essere stato convocato per l'Europeo, ma ci va Rizzoli che non è proprio l'ultimo arrivato. Io continuo a lavorare al meglio."
Il contatto Calabria-Pogba in area di rigore nella finale di Coppa Italia? Rivedendolo ho più dubbi che in campo anche se rimane una situazione interpretabile. In campo la dinamica mi ha fatto propendere per un'azione di gioco normale. Quante decisioni si prendono anche senza fischiare? Tante, rientra un po' nella gestione della gara. Per questo ci arrabbiamo quando veniamo valutati per un solo episodio. Spesso nella valutazione di un arbitro non si guarda tutto il contesto e ci si ricorda soltanto del rigore fischiato o dell'episodio eclatante."
Ho il record di rigori fischiati in questa stagione? "Credo sia abbastanza casuale. La moviola? Anche noi siamo curiosi perché non abbiamo chiare le modalità con cui dovremo applicarla. Ben venga comunque se aiuterà a risolvere gli episodi. L'obiettivo di un arbitro è uno solo: quello di non fare errori e non condizionare il risultato. La finale di Coppa Italia per me è stata una bella conclusione per un'annata molto positiva."
La sudditanza? "Non scherziamo, quando andiamo in campo l'obiettivo è di dare alle squadre le stesse valutazioni. Figuriamoci se un arbitro vuole influenzare una o l'altra squadra".