Getty Images
Robinho, scatta il mandato di arresto internazionale per violenza sessuale: la Procura di Milano chiede l'estradizione
PRIMA CONDANNA - A seguito dell’inchiesta del pm Stefano Ammendola la Suprema Corte aveva reso definitivi i 9 anni decisi dal Tribunale milanese, poi confermati dalla Corte d’appello il 10 dicembre 2020. Per l’ex attaccante e per l’amico nel corso delle indagini non erano state emesse misure cautelari, mentre altri uomini coinvolti nella vicenda non erano stati trovati.
INTERCETTAZIONI E RESCISSIONE DEL CONTRATTO - ''Sto ridendo, è ubriaca'', si sente in una delle conversazioni compromettenti che furono pubblicate sui media brasiliani, motivo per il quale il Santos, squadra carioca per la quale il calciatore era tornato a giocare dopo le esperienze anche col Manchester City e in Turchia, aveva deciso di sospendere il contratto a Robinho.
ESTRADIZIONE IRREALIZZABILE - Gli atti a carico per la richiesta di estrazione ed il mandato d'arresto internazionale per l'ex calciatore e del suo amico sono stati firmati dal pm Adriana Blasco. Ora si trovano entrambi in Brasile e pare scontato che i due non saranno consegnati perché la Costituzione brasiliana non consente l'estradizione dei propri cittadini.