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    Rizzoli al passo d'addio, Rocchi sarà il nuovo designatore unico di arbitri e Var

    Rizzoli al passo d'addio, Rocchi sarà il nuovo designatore unico di arbitri e Var

    Il mondo arbitrale è pronto a voltare di nuovo pagina. Dopo l'elezione di Alfredo Trentalange come successore di Marcello Nicchi alla presidenza dell'AIA, ci sarà un cambio della guardia anche per quanto concerne il ruolo del designatore della CAN. Dopo 4 anni di servizio, Nicola Rizzoli è pronto a cedere il passo a Gianluca Rocchi, che negli ultimi tempi si è occupata dei rapporti istituzionali con i vari club soprattutto in tema di Var. Con la scelta di Trentalange, che sarà ufficializzata a stretto giro di posta, l'ex direttore di gara fiorentino diventerà designatore unico di arbitri e Var.

    LA TRATTATIVA - Una decisione arrivata dopo una lunga trattativa con la FIGC e il suo presidente Gabriele Gravina, non senza parecchi momenti di tensione. Secondo quanto ricostruisce La Gazzetta dello Sport, la prima proposta di Trentalange era di affidarsi ad un doppio designatore - anche per favorire un'uscita più soft di Rizzoli -  e ad un supervisore politico, proposta che aveva scatenato le ire della Federazione e addirittura paventato il rischio di una spaccatura che potesse condurre dritta al commissarriamento dell'AIA. A quel punto, il nuovo capo degli arbitri ha compreso la necessità di dare una sterzata puntando su un uomo nuovo e che fosse la rappresentazione del nuovo corso, facendo cadere la scelta proprio su Rocchi.

    TORNA MESSINA - In attesa che l'ex arbitro accetti il mandato e venga ufficialmente presentato, Trentalange è già al lavoro anche per la nomina dei responsabili delle varie commissioni e dei nuovi dirigenti che avranno un ruolo importante all'interno dell'AIA. Fra questi dovrebbe esserci l'ex designatore Domenico Messina, il cui nome era stato anche tenuto in considerazione per il post-Rizzoli, ma che alla fine è stato scartato in quanto il suo addio a fine mandato era arrivato in un clima non idilliaco con alcuni degli arbitri più rappresentativi dell'epoca e perché la sua designazione non avrebbe certamente rappresentato il tanto sospirato taglio col passato.

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