Rivoluzione arbitri:| Ma guadagnano meno...
Tutte le rivoluzioni hanno un prezzo e anche quella arbitrale il suo prezzo lo ha pagato (e lo sta pagando). Come noto, quest'anno ha lasciato Pierluigi Collina, passato all'Uefa, e di una squadra ne sono state fatte due. Quella degli arbitri di serie A è stata affidata a Stefano Braschi, quella di B a Roberto Rosetti: su entrambi la supervisione di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia. Supervisione o ingerenza?
All'inizio della stagione, dopo gravi errori arbitrali in serie, c'era stato un assalto alla classe arbitrale da parte dei club: un tentativo di golpe, di restaurazione o solo un tentativo per intimidire Nicchi-Braschi? Non si sa, ma qualcosa di strano è successo. Ora mi sembra che Nicchi sia più defilato (il lavoro come n.1 dell'Aia non gli manca) e Braschi più sereno, più autonomo, più forte. Certo, ha solo venti arbitri a disposizione quest'anno e non sono molti. Può pescare però se vuole nella Can-B: sinora lo ha fatto con moderazione. Sono "saliti" solo Tommasi, Guida e Baracani. Al massimo, Braschi utilizza solo uno dei "cadetti": perché non si fida? Non credo sia quello il motivo più importante: la verità è che gli arbitri di A sanno benissimo che quest'anno guadagneranno molto meno dello scorso anno e non gradirebbero affatto quindi che quelli di B togliessero loro le partite (e i soldi...).
Non dimentichiamo che la rivoluzione non è ancora compiuta: gli arbitri (di A e B) non hanno ancora il contratto e tanto felici di guadagnare meno dell'anno passato non lo sono affatto. Non è che abbiano minacciato scioperi, ma l'hanno fatto, garbatamente, presente ai loro vertici: solo per ora non c'è possibile di alzare la diaria e nemmeno modificare il contratto d'immagine. Risultato: chi è sceso in B (vedi Stefanini, Baracani, eccetera) guadagnerà di meno perché gli mancheranno le gare di A (salvo casi sporadici). Chi è in A non arbitrerà mai in B e quindi avrà un mancato introito di circa diecimila euro a stagione, se non di più. Di questa situazione gli arbitri non sono certo felici, come detto.
A fine stagione inoltre solo due arbitri di serie B saranno promossi in A. Per fortuna non si sono più visti gli errori delle prime giornate: Luca Banti è stato molto bravo in Inter-Juve, bravo lui e bravi i calciatori. Braschi non se l'è sentita di rischiare Tagliavento che non dirigeva l'Inter dal 20 febbraio scorso, 19 gare, da quando Mourinho fece il gesto delle manette. Ma Tagliavento presto tornerà a dirigere l'Inter, magari in trasferta: il motto di Braschi. La bufera è passata? Mai abbassare la guardia, i nemici sono sempre in agguato".