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Rivera bianconero: 'Tifavo Juventus. Zoff o Buffon? Albertosi. Berlusconi...'
"Al Milan a 16 anni. Ero alle Olimpiadi e i miei fecero il trasloco in treno: non avevano molto da portare via. Vivevamo in due stanze: una cucina e una camera da letto, dove dormivamo in 4, visto che era arrivato mio fratello Mauro. Quando a 15 esordii in Serie A con l'Alessandria, ebbi il diritto al divano letto in cucina. Il bagno era in comune con i vicini".
E che legame con Nereo Rocco: "Al Milan c'erano gli spogliatoio degli atleti e quelli dei tecnici; lui spostò l'armadietto accanto ai nostri. Faceva la doccia con noi, ci raccontava della moglie, dei figli. La stampa lo attaccava perché ignorava la tattica e lui ci rideva su: 'La tattica xè questa: ti Cudicini in porta, tuti voialtra fora'".
Poi svela: "Brera mi riportò in Nazionale. Herrera, ct, voleva fare giocare solo l'Inter. Brera mi aveva scelto come nemico. Ma guai a chi gli toccava Rivera. Se qualcuno mi attaccava, prendeva le mie difese. Quella volta mi invitò a cena da "A' Riccione", il ristorante di pesce dove ogni mercoledì riuniva artisti e scrittori. E mi disse che siccome stavo giocando bene e gli mancavo avrebbe scritto che dovevo tornare in azzurro, e fatto sì che accadesse. Accadde".
Poi sul duello a distanza tra Zoff e Buffon, Rivera sorprende: 'Albertosi. Buffon è stato più forte, Zoff più grande; ma Albertosi aveva una classe naturale che non ho mai rivisto in un portiere. Maradona o Messi? Pelè, aveva un sinistro come quello dei due argentini, e aveva anche il destro".
Infine due parole su Berlusconi: "Non ci siamo mai presi perché considera tutti al suo servizio e nessuno alla sua altezza".