Ritardi, casinò e non solo: i retroscena del caso Nainggolan
Il ritardo di 15/20 minuti all'allenamento di ieri è la goccia che ha fatto traboccare un vaso che era già pieno. Come riporta La Gazzetta dello Sport, infatti, i primi sei mesi di Radja Nainggolan all'Inter sono stati segnati da una serie di comportamenti che non è piaciuta alla società: dall'assidua frequentazione dei casinò, venuta alla luce dopo la clonazione di un assegno da 150mila euro, a uno scarso impegno negli allenamenti, fino a una riunione tecnica saltata e addirittura alla cena di Natale della società lasciata a tarda notte e non in perfette condizioni. Un susseguirsi di episodi che ha portato alla sospensione dall'attività agonistica decisa e comunicata ieri dall'Inter.