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  • Rispunta Bocchetti:|'Juve? Un onore'

    Rispunta Bocchetti:|'Juve? Un onore'

    Tra le bancarelle del mercato invernale la Juve vorrebbe scovare un altro Andrea Barzagli: per affidabilità, alta, e costo, bassissimo, 300.000 euro. Un affarone, insomma. Che ancora non si trova. L’ultimo nome tornato sui taccuini di Beppe Marotta e Fabio Paratici è Salvatore Bocchetti, 25 anni, da uno al Rubin Kazan. Ha molte qualità che farebbero al caso, come il saper giocare centrale ed esterno sinistro, ma una che rischia di far saltare tutto: i russi, che lo presero a 11 milioni, non hanno una gran voglia di darlo in prestito. Una chiamata si farà comunque, pure perché l’ex genoano verrebbe di corsa: «Non ho mai nascosto di voler giocare in una grande squadra e la Juve lo è. Essere accostato ai bianconeri è un onore. E se dovesse arrivare un’offerta importante, qui nessuno è incedibile».


    Molti altri, lo sono, invece. Da qualche giorno, i bianconeri avevano pensato pure a Younes Kaboul, 25 anni, centrale franco-marocchino del Tottenham, che però ha declinato: «Tante grazie, ma sto bene qui». Problemi monetari, invece, con Aurélien Chedjou, 26 anni, difensore centrale camerunense del Lille, e Mats Hummels, 22, stesso mestiere nel Borussia Dortmund: chi ha gente buona, difficilmente la molla a gennaio. Detto che molto probabilmente non arriveranno sudamericani, per scelta (condivisibile) di Antonio Conte, la Juve continuerà a setacciare il mercato europeo, in cerca di un’occasione. Le spese grosse si faranno in estate. L’altro pezzo in lista acquisti è uno di ricambio per il centrocampo: e qui uno dei favoriti rimane Angelo Palombo, 30 anni, capitano della Samp. Esperto, tosto, con il senso del gruppo e low cost: perfetto, insomma. Nell’attesa, Conte continua a lavorare con i suoi, in vista del Cesena, domenica: ieri mattina a Vinovo, lavoro atletico e tecnico, prima della partitella finale. Oggi la rifinitura. Al di là dell’innesto di Pazienza, al posto dello squalificato Pirlo, non c’è aria di smodato turn over, anzi. Dopo due trasferte toste, il tecnico non vuol rischiare di abbassare la tensione.


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