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    Riparte la Serie C, ma Ghirelli tuona: 'Serve una riforma di sistema, tagliare i club non risolverà i problemi'

    Riparte la Serie C, ma Ghirelli tuona: 'Serve una riforma di sistema, tagliare i club non risolverà i problemi'

    • AR
    Nel weekend riparte il campionato di Serie C, con diversi club chiamati a scendere in campo per dare l'assalto definitivo alla B. La mente corre subito a due nomi: quelli di Padova e Bari, che dopo gli ingenti investimenti delle ultime stagioni non possono più permettersi passi falsi. Quasi un'ultima chiamata anche per il Modena, che nel corso del mercato ha agito con forza sul mercato per allestire una rosa in grado di imporsi sul Girone B. Nonostante l'inizio del campionato sia dietro l'angolo, il tema del giorno è ancora una volta da spostare su un focus differente: il bisogno di rivedere il format della C e non solo.

    PARLA GHIRELLI - Importanti, in questo senso, le parole di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che in un'intervista a Tuttosport ha toccato temi importanti: ''Intanto siamo gli unici che la riforma la iniziano, visto che diremo stop a ripescaggi e riammissioni. La domanda che pongo al Consiglio Federale è: la Serie C serve? Serve con questa attuale configurazione? Occorre fare un discorso di sistema e tutti dobbiamo pagare un pegno. Se il progetto deve essere quello di ridurre il numero di squadre in C così abbiamo risolto il problema, ci si dimentica che nel 2012 noi siamo passati da 90 a 60 club e non si è risolto niente. Chi pensa di risolvere il problema tagliando la C non ha capito niente''.

    RIFORMA - I quesiti sollevati da Ghirelli sono non solo legittimi, ma anche meritevoli di approfondimento. E' chiaro che l'attuale sistema sembra considerare la Serie C più come un peso che come una risorsa. Ed è altrettanto vero che un pur necessario taglio dei club non rappresenta la panacea di tutti i mali. Bisogna agire con più forza e più in profondità sull'impianto normativo ed economico di un campionato che da anni è costretto a trascinarsi, poggiandosi sulle spalle di aziende e presidenti che non potranno continuare a iniettare liquidità nel sistema ancora a lungo. Il mondo del calcio italiano deve guardarsi allo specchio e affrontare i temi in modo meno superficiale: la riforma non è solo un tema da toccare di sfuggita, ma un'esigenza sempre più impellente per salvare il movimento...

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