Rigoni grazie Juve:| 'Me se segno, esulto'
Crescere nella Juventus, ma affermarsi con la maglia del Novara: è quanto sta accandendo a Marco Rigoni, che dopo aver mosso i primi passi in bianconeri ha girovagato lungo lo stivale calcistico italiano prima di trovare la consacrazione con gli aironi. Il centrocampista offensivo di Montegrotto Terme infatti è stato fra i principali artefici del doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A della compagine novarese, che addirittura è tornata in Serie A dopo cinquantacinque anni. Domenica il Novara affronterà la Juentus, una sfida da attesa da oltre mezzo secolo dalla tifoseria biancoblù. TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva il numero dieci novarese, per giocare in anteprima la sfida di domenica pomeriggio.
Domenica c'è Juventus-Novara, per te una sfida speciale...
"Incontrare la Juve è sempre il top dello stimolo e delle emozioni per qualsiasi calciatore. Per me visto il mio passato lo sarà ancora di più. Sarà una sfida speciale".
Il Novara punta alla salvezza, invece Marco Rigoni a cosa ambisce?
"Guarda ho capito che i risultati personali arrivano di pari passo con quelli della squadra, perciò ti confesso che farei carte false per la salvezza. Sarebbe questa la soddisfazione più grande".
Domenica contro la capolista l'impegno appare decisamente duro...
"La Juve ha innestato un cambio radicale e netto rispetto al passato. I bianconeri stanno facendo benissimo e domenica per loro sarà una semplice partita, mentre per noi la partita contro la Juventus ci infonde stimoli incredibili. Siamo consapevoli che sono più forti e superiori in tutto, tuttavia vogliamo giocarci le nostre carte. Punteremo sulla fame e sulla voglia, perchè perdere a Torino ci sta, ma provarci non costa nulla".
Che ricordi hai dei tuoi anni alla corte della Vecchia Signora?
"Ho un ricordo molto felice in quanto sono cresciuto in uno dei club più prestigiosi al mondo, potendo stare a contatto con grandi campioni. Anche se ho fatto solo qualche apparizione in bianconero, per me rimangono comunque soddisfazioni indimenticabili".
Lo stadio però rispetto alla tua militanza juventina è cambiato...
"Attendiamo con grande curiosità il nuovo stadio della Juve. La curiosità non è solo del Novara, ma di tutte le squadre italiane ed europee novità, poichè rappresenta una novità di approcciarsi al calcio e la Juve prima in Italia".
Domenica ritroverai da avversario Alex Del Piero...
"Sono felicissimo di rivedere Alessandro Del Piero, un campione e un idolo assoluto. Gli anni passano per tutti, però la signorilità e modo di porsi di Del Piero è sempre da top player".
Un altro tuo ex campagno oggi fa l'allenatore della Juventus...
"Ritrovare Antonio Conte è sicuramente piacevole".
Ti aspettavi facesse una carriera così brillante anche allenatore?
"Sinceramente i presupposti per una grande carriera di Conte come allenatore c'erano tutti. Antonio il calcio ce l'ha nel dna del grande giocatore che è stato e l'ha trasferito in panchina. Nonostante siamo molto giovane ha già ottenuto due promozioni importanti e ora facendo benissimo alla Juventus, perciò gli faccio tanti complimenti".
La Juve può aspirare allo Scudetto?
"La Juventus è sicuramente una delle concorrenti maggiori per il titolo. L'unica fra l'altro che ha cambiato parecchio nell'organico rispetto alle rivali. Sta facendo molto bene e mi auguro che sia una bella lotta e che le grandi ci regalino un bel campionato. Poi che vinca il migliore".
Se domenica dovessi segnare, esulteresti?
"Sono sincero: la Juventus la ringrazierò sempre per come mi ha cresciuto e formato come giocatore, ma non credo che esultare o non esultare sia una mancanza di rispetto. Le mancanze di rispetto nel calcio sono altri atteggiamenti, perciò se dovessi far gol credo che esulterò in modo corretto e facendo ciò non farei un torto a nessuno".