Rifiuti (calcistici):|Il Palermo colleziona "no"
Il refrain del mercato di gennaio è che chi ha i giocatori buoni non li cede a metà stagione. Vero solo in parte, perché chi ha gli argomenti giusti – garanzie economiche e tecniche – riesce a convincere club riluttanti e calciatori che non avevano programmato traslochi. Il Palermo ha una priorità per rafforzare il centrocampo, quella di reperire un elemento di personalità che abbia, oltre a corsa e polmoni, qualche geometria e un po’ di fosforo da mettere al servizio della squadra di Lino Mutti. Un’esigenza, fin qui, non soddisfatta, anzi frustrata dai ripetuti no – una collezione – degli obiettivi principali. Segno che la sessione di riparazione (iniziata ufficialmente lo scorso 3 gennaio e che si concluderà l’ultimo giorno del mese) è davvero più complicata di quella estiva.
Il primo gran rifiuto è arrivato alla vigilia di Capodanno dal Messico, dove sembra intenzionato a restare Egidio Arevalo Rios, nazionale uruguayano, che vuole concludere il campionato di Clausura con il suo attuale club, il Tijuana, fino a giugno. Solo dopo potrebbe prendere in considerazione qualche proposta. Zamparini vorrebbe rilanciare, con un’offerta migliore sia per la società messicana che per il mediano, ma nulla sembra muoversi. Altra delusione potrebbe arrivare da quella che era una trattativa avanzata: il clivense Rigoni aveva dato il proprio assenso, raggiungendo un accordo di massima con i rosa, il Chievo era soddisfatto della contropartita tecnica (Bacinovic) nell’ambito di uno scambio di prestiti, ma il tecnico dei veronesi Di Carlo sta tenendo duro, vorrebbe trattenere a tutti i costi Rigoni in organico, almeno fino al termine del campionato. Nulla è ancora perduto, ma l’affare è in stand-by e se ne tornerà a parlare solo la prossima settimana.
Il terzo no è firmato da Palombo, il capitano della Samp che sembra destinato a venir meno alla promessa di concludere la carriera nella formazione blucerchiato, contestato dopo le ultime sconfitte. Zamparini si è fatto sotto per Palombo, a cui punta mezza serie A, ma sembra arrivare tardi: il centrocampista avrebbe ringraziato, ma declinato l’invito ad andare in Sicilia, in pole per il suo ingaggio c’è la Fiorentina allenata dall’ex rosanero Delio Rossi. Restare in mezzo al campo con quel che si ha, sperando in un pronto rilancio di Bacinovic (sulle sue tracce ci sarebbero gli inglesi dell’Aston Villa), potrebbe essere giocoforza l’orizzonte rosanero, a meno che nei prossimi giorni non si sblocchino gli intoppi per Rigoni, o il club di viale del Fante non decida di ripiegare su soluzioni che sarebbero seconde scelte: tra i candidati Biagianti del Catania (che piace anche alla Lazio) e Donati del Bari, che il tecnico rosanero Lino Mutti ha già allenato in passato e stima molto.