Toro, forze fresche:| Il rilancio di Odu e Verdi
Ventura fosse un allenatore notoriamente restio a lanciare i baby, tutto sarebbe più chiaro. Ma siccome il tecnico è comunemente apprezzato anche per come svezza e fa crescere giovani talenti, la storia si arricchisce di sfumature e interpretazioni. Per Ventura parla la storia: in ogni società in cui ha lavorato ha scovato e valorizzato giocatori in erba. Crede nei giovani, favorisce la loro affermazione e crea business, plusvalenze per i presidenti: è così da lustri. La stessa campagna acquisti del Torino si è imbevuta di elementi promettenti.
Per volere di Cairo, Ventura ha anche accolto con fiducia gli ex Primavera milanisti Verdi e Oduamadi, 19enne il primo, 21enne il secondo. Protagonisti brillanti a inizio stagione, con la perla ad Ascoli (anche in gol, Odu), quindi presto usciti di scena. Innanzitutto per infortunio: stiramento per Oduamadi, ultima presenza col Cittadella il 31 agosto; pubalgia per Verdi, ultima da titolare col Brescia il 19 settembre, poi solo 12 minuti nel finale a Verona (9 ottobre). A parte altri piccoli contrattempi, da tempo i due viaggiano insieme in panchina, dopo aver conosciuto la tribuna. Ventura già deve fare a meno dei lungodegenti Guberti e Surraco.
L’obbligo di piazzare D’Ambrosio in difesa al posto di Darmian almeno fino a inizio gennaio (il napoletano, dunque, non potrà più agire da esterno alto nei casi di emergenza) e l’esigenza di sostituire lo squalificato Bianchi complicano ulteriormente i piani di Ventura sulle fasce. Se nelle prossime partite vorrà avere almeno un attaccante di ruolo in panca, o il tecnico rilancia uno tra Verdi e Oduamadi così da poter spostare Antenucci in mezzo al fianco di Sgrigna o Ebagua, oppure passa al 4-3-3 utilizzando Stevanovic nel tridente offensivo: dall’inizio o a gara in corso, le alternative sono queste.
Dopo il confortante battesimo di inizio stagione e una volta usciti dai rispettivi infortuni, Verdi e Oduamadi hanno fatto fatica a mostrare in allenamento coraggio, determinazione, continuità, brio. Però mai come adesso Ventura ha bisogno anche di loro. Si attende dai due ragazzi una chiara risposta sul prato della Sisport, in questi giorni.
(Tuttosport – Edizione Locale)