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    Superman Dost, l'anti-Destro

    Superman Dost, l'anti-Destro

    Si è preso la scena, ancora una volta. Se il Wolfsburg è la seconda forza della Bundesliga deve ringraziare il suo attaccante, Bas Dost, che in questo inizio di 2015 sta vestendo i panni di Superman. Dei nove gol realizzati in dieci partite di campionato, sette sono arrivati in quattro match del nuovo anno, compreso il poker nell'ultima sfida contro il Bayer Leverkusen. Tutti aspettavano mister 31 milioni André Schurrle, arrivato a fine mercato dal Chelsea, negli ultimi quindici giorni è stato invece il ragazzotto di Deventer a finire sotto i riflettori, con gli autografi a Bayern Monaco, Hoffenheim e, come detto, alle Aspirine, che sono valsi nove punti. Finalmente protagonista, finalmente in grado di giustificare gli oltre 12 milioni di euro spesi nel 2012 dalla Volkswagen per strapparlo all'Heerenveen e alla concorrenza dell'Ajax. Dost è tornato a fare la differenza, come quando indossava la maglia con i petali di ninfea rossa.

    DESTRO NON SERVE - Dopo i 45 gol in 66 gare con i Trots van het Noorden (32 in 24 nel 2011-2012, a solo due lunghezze dal record di Alfonso Alves) Dost ha fatto fatica, complice qualche infortunio e la difficoltà di ambientamento, ad esprimersi con la maglia del Lupi. Dodici gol in due anni, troppo poco per far tacere le voci di mercato, incessanti anche a gennaio, nonostante un contratto in scadenza nel 2017. Dost ha sempre detto no alle proposte (Feyenoord, Newcastle e Queens Park Rangers su tutte), ha sempre ignorato la scelta del club di cercare il suo sostituto, che nelle ultime due sessioni aveva un nome e cognome: Mattia Destro. Dopo il no di Morata, che si era promesso alla Juventus, il Wolfsburg la scorsa estate ha chiesto alla Roma l'attaccante della Nazionale, tentativo bissato anche qualche settimana fa. Dalla Germania sono sicuri che ci sarà un terzo assalto a giugno, se il Milan non troverà i soldi per riscattarlo. Ma questo Dost formato Dzeko è destinato a cambiare gli scenari.

    F.Z.

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