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  • Ribery: 'Vlahovic è il nuovo Lewandowski. Chiesa? Sempre a 2000 all'ora, diventerà come me'

    Ribery: 'Vlahovic è il nuovo Lewandowski. Chiesa? Sempre a 2000 all'ora, diventerà come me'

    La passione continua a essere il filo conduttore della carriera. Franck Ribery ha accettato la sfida di Salerno per questo motivo: "Ancora oggi, sono felice al campo. Mi sento bene con il mio corpo, con i compagni e so che posso trasmettere esperienza ai ragazzi più giovani. Che tu lotti per vincere la Champions o per salvarti, parte tutto dalla fame e dalla passione che hai". Il fuoriclasse francese, 39 anni appena compiuti, si è raccontato in una lunga intervista al quotidiano torinese Tuttosport

    SFIDA SALVEZZA - "Salvezza? Io ci credo, sono ottimista di natura. Abbiamo bisogno di una vittoria e di un po’ di fortuna, che ultimamente è mancata. Ma stiamo lavorando bene come gruppo, tutti assieme, e mancano ancora tante partite. Abbiamo anche due gare in meno". Il prossimo assist, per l’ex Bayern e Fiorentina, è già nella testa: "Quello per il gol salvezza di Djuric". 

    LEWA E VLAHOVIC- Tra i tanti temi toccati, Ribery parla anche del suo ex compagno di squadra Robert Lewandowski: "È uno che lavora molto e bene, ogni giorno. Dietro ai suoi tantissimi gol c’è talento, ma anche una straordinaria professionalità. È un robot, non a caso segnava molto con me e Robben in passato e continua a farlo tuttora senza di noi. È un campione e nel 2021 è stato il migliore: giusto assegnargli il Golden Player. Avrebbe meritato anche il Pallone d’Oro". Poi, spazio a qualche paragone, con riferimento a Dusan Vlahovic: "Ha forza e la mentalità. Come tutti i campioni, è un lavoratore. E soprattutto non ci sta mai a perdere e si arrabbia anche in allenamento se non vince. A me succede tuttora di infuriarmi se perdo la partitina. Non è un dettaglio, è lo spirito dei vincenti.  Può diventare il nuovo Lewandowski? Sì, a patto che continui a lavorare così, focalizzato ogni giorno sul volersi migliorare. Dusan è giovane, ma possiede grandi mezzi: deve abituarsi alle pressioni della Juventus, un top club in cui devi vincere ogni partita".

    SU CHIESA - Nell’intervista rilasciata a Tuttosport, Ribery torna a parlare anche di Federico Chiesa, suo ex compagno in viola: "Mi rivedo un po’ in Coman e in Chiesa, entrambi miei ex compagni. A Firenze mi accorsi immediatamente che Federico aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri. Andava sempre a 2000 all’ora, un po’ come facevo io alla sua età. Con il tempo si impara a gestirsi meglio in partita, ma è una crescita naturale: è successo così a me e sarà lo stesso per Federico. Intanto Chiesa alla Juventus ha avuto un impatto top e poi ha trascinato l’Italia alla conquista dell’Europeo. Peccato soltanto per l’infortunio ai legamenti di quest’anno". 

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