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Poche motivazioni, atteggiamento remissivo e il richiamo della Bundes: Ribery prepara l'addio alla Fiorentina
FUTURO - Il giocatore è stato il grande colpo della prima campagna acquisti dell’era Commisso, con il patron che decise di investire una cifra molto importante per l’ingaggio del numero 7. Il talento sul campo si è sempre visto, tanto che la Fiorentina in più di una occasione si è ciecamente affidata a Ribery, ma questa stagione l’ingranaggio sembra essersi rallentato. Il giocatore, 37 anni già compiuti, ha fin da subito accusato vari problemi fisici, che fin qui ne hanno condizionato molto l’avventura viola, e con il passare dei mesi anche il suo atteggiamento nei confronti della causa Fiorentina è mutato. Se prima era lui che voleva ogni volta caricarsi la squadra sulle spalle, avendo sempre una parola per ogni compagno, adesso naufraga insieme al resto gruppo. A Napoli è stato sostituito al 45’, e Prandelli ha detto: "E’ un campione, ma lo conosco da poco e tante volte quando si ferma, quando si tocca, non capisco il motivo, è capitato già in altre partite. Una situazione che dobbiamo valutare attentamente".
MOTIVAZIONI - Le cause che hanno portato a questo momento di distacco tra le parti sono varie: il furto in casa della scorsa estate ha distaccato Ribery da un ambiente in cui si era immerso, ma c’è altro. La distanza dalla famiglia, rimasta in Germania in un periodo complicato come quello del Covid, si è fatta sentire molto, motivo per cui l’unica possibilità presa in considerazione, in questo momento, è un ritorno in Bundesliga. L’altra motivazione è l’assenza di pubblico allo stadio, che ha fatto perdere molto entusiasmo al francese. Da sottolineare come, in questo momento, né il giocatore né la Fiorentina siano intenzionati a siglare un nuovo contratto, anche se con giocatori della qualità e il talento di Ribery, è necessario far parlare prima il campo, e tutto può succedere.