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    Reus, fine di un incubo: torna in campo dopo sei mesi e realizza una tripletta in una partita che è già nella storia

    Reus, fine di un incubo: torna in campo dopo sei mesi e realizza una tripletta in una partita che è già nella storia

    • Federico Albrizio
    Era il 21 maggio, era la finale di Coppa di Germania persa contro il Bayern Monaco, era l'ultima presenza di Marco Reus. Fino ad oggi: dopo sei mesi l'attaccante tedesco è tornato a indossare la maglia del Borussia Dortmund e non poteva esserci ritorno in campo migliore. Titolare, fascia da capitano, una, due, tre reti: nel fantasmagorico 8-4 rifilato al Legia Varsavia (risultato record, la partita con più gol nella storia della Champions League con questa denominazione. In Coppa dei Campioni invece resiste il primato di KR Reykjavík-Feyenoord 2-12 del 1969) la sua tripletta pesa come un macigno soprattutto dal punto di vista morale. Il messaggio lanciato ai tifosi del Dortmund e di tutto il mondo è chiaro e gridato a squarciagola: "Io ci sono! Non sono finito!".

    CAUTELA - Fine di quell'incubo che lo ha costretto a saltare gli Europei (dopo aver già perso i Mondiali nel 2014) e che faceva temere ai più che il suo talento potesse spegnersi troppo presto come accaduto a un certo van Basten, paragone da prendere con le dovute pinze e relativo ai comuni problemi alla caviglia. Reus rivede la luce, ma il passato non viene dimenticato: tante, troppe sono state le ricadute negli ultimi due anni e quindi massima cautela nella gestione delle prossime partite. Marco intanto se la gode "Sono felicissimo di aver giocato dall'inizio, chi si immaginava un ritorno così dopo tanto tempo... Sono felice per questo momento", il BVB e Tuchel se lo coccolano: bentornato Marco Reus.
     
    Twitter: @Albri_Fede90

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