Retroscena Bonucci: il gol alla Juve, i messaggi agli amici e Chiellini capitano
È il 31 marzo. La Juve batte 3-1 il Milan con qualche difficoltà più del previsto. Il gol del momentaneo pareggio rossonero è firmato dall'uomo più atteso: Leonardo Bonucci. Una rete segnata a Gigi Buffon, sfuggendo alla marcatura di Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini. Dopo 28 minuti di fischi ad ogni pallone toccato, inevitabilmente è arrivata l'esultanza tipica del difensore ora tornato bianconero: sciacquatevi la bocca. Adrenalina e orgoglio hanno scatenato quel gesto che più di ogni altro non è stato digerito dalla tifoseria bianconera, anche più del “semplice” addio e di tutte le relative dichiarazioni dell'estate precedente. Era il 31 marzo si diceva. Quando nelle intenzioni di Bonucci era già piuttosto chiara la volontà di voler tornare alla Juve. L'amicizia era rimasta con i compagni di sempre, la cessione non era figlia di alcun problema con lo spogliatoio. E nel frattempo, già da qualche settimana, la sua famiglia era tornata ad abitare a Torino. Primo indizio che col senno del poi fa capire ulteriormente come la missione-ritorno non sia stata figlia di un'improvvisata delle ultime settimane.
CHIELLINI AMBASCIATORE – Finita la stagione, l'operazione è entrata nel vivo. A fare da tramite tra il resto della squadra sarebbe stato proprio il nuovo capitano Giorgio Chiellini, per chiarirsi con Max Allegri è bastata una telefonata. Il resto lo ha fatto la sua determinazione a tornare solo ed esclusivamente a Torino. Perché il Milan, sia prima sia dopo l'avvento di Leonardo, aveva accettato la sua richiesta di cambiare aria sperando di poterlo mettere all'asta al miglior offerente: sbagliato. Psg e Manchester United avrebbero offerto ben oltre i 35 milioni della valutazione avvenuta nello scambio con Caldara, ma Bonucci non ha mai voluto ascoltare altre offerte. Lui aveva già deciso. Al suo agente Lucci il compito di trovare un accordo con la Juve, anche a costo di ridursi drasticamente l'ingaggio come avvenuto. Tra l'altro, Lucci, è lo stesso agente anche di Mattia Perin che con ogni probabilità gli lascerà la 19. Solo conferme poi nella fitta rete di amicizie lasciate e conservate a Torino anche prima che esplodesse la voce del suo ritorno nella maxi-operazione ufficializzata ieri: “Sto tornando, è tutto fatto”. Un sms dietro l'altro, ha avuto ragione lui. E quel 31 marzo, forse, già lo sapeva.