Milanmania: restaurazione, non cambia nulla
Doveva essere un estate rivoluzionaria in casa Milan. I senatori che se ne vanno, i mal di pancia di Ibrahimovic, le offerte per Thiago Silva, i sogni di mercato che non mancano mai, anche se i soldi sono pochi. E invece a Milanello rischia di rimanere quasi tutto immutato.
Ok, Gattuso e Zambrotta non ci saranno più. E quasi certamente anche Pippo Inzaghi saluterà la truppa. Su Nesta regna ancora il mistero: Galliani ci sta provando, può essere che il centrale romano si convinca. Mentre Flamini è più vicino all'addio che alla conferma.
In entrata sono arrivati i parametri zero Montolivo e Bakaye Traore. A loro si aggiungerà (forse) Acerbi. Mentre su Aquilani è braccio di ferro con il Liverpool per strapparlo a una cifra irrisoria dopo il prestito dello scorso anno.
Thiago Silva e Ibrahimovic non si muovono. Parola di presidente Berlusconi. E allora il big sacrificato potrebbe essere Robinho, rimpiazzato magari da Maxi Lopez, altro giocatore la cui targhetta è ancora appiccicata sull'armadietto a Milanello. Il mercato chiude così, dice Galliani. E allora, ci consenta: più che una rivoluzione, questa è una restaurazione. Funzionerà dopo un'annata avara di trionfi?