Responsabile giovanili Inter: 'Squadre B? Idea interessante'
'Credo che la fonte dei nostri successi stia nel nostro organico tecnico: molti degli allenatori di oggi sono ormai nello staff da molto tempo e questa unione, coadiuvata dal costante scambio di opinioni e dall'organizzazione al lavoro realizzata in modo affiatato e trasparente, fa sì che anche l'inserimento di un elemento meritevole in più avvenga in maniera veloce e produttiva'. Così il responsabile del settore giovanile dell'Inter, Roberto Samaden. 'Come permettere ai giovani di affermarsi? Premettendo che il fatto di farlo in una realtà importante e dal blasone dell'Inter sia una cosa molto difficile, in quanto la prima squadra è da sempre obbligata a competere per il massimo obiettivo ai nastri di partenza della stagione, una strada interessante da percorrere potrebbe essere quella di allestire, come fanno ormai la maggior parte dei campionati esteri, la cosiddetta squadra B - dichiara Samaden al sito Spaziointer.it -. Spesso, infatti, il salto in prima squadra è troppo forte per un ragazzo. E può accadere che le dinamiche per la valorizzazione del giovane uscito dalla nostra cantera non riescano a concretizzarsi in virtù di differenti variabili che la società in questione deve tenere in considerazione durante la stagione. Avere l'opportunità di allestire una squadra B, invece, consentirebbe al giocatore di vivere già un'esperienza con un campionato professionistico ma con una gestione quotidiana sia dal punto di vista psicologico che fisico-atletico. Questo tipo di categoria intermedia, ma già inserita in un contesto di calcio vero permetterebbe al calciatore, sia in caso di emergenza sia per indubbi meriti sportivi, di essere aggregato alla prima squadra e poter così proseguire con più serenità il proprio percorso professionale. Penso possa essere un filtro molto importante per ottenere omogeneamente quella completa maturità rispettando il nostro modello di preparazione calcistica all'interno dello staff”.
'Da qualche anno abbiamo costituito un progetto chiamato Inter Accademy, che ha come preciso obiettivo quello di esportare all'estero la nostra filosofia di allenamento - rivendica infine Samaden -. Abbiamo iniziato a collaborare con scuole calcio con sede ad Abu Dhabi, Seattle e Tokyo mediante corsi in loco da parte di alcuni dei nostri tecnici che, in maniera teorica e pratica, insegnano parallelamente agli allenatori locali e ai ragazzi aderenti al corso tutte le metodologie di lavoro quotidiano effettuato qui da noi. Un progetto che sta riscuotendo molti consensi da parte degli enti locali, molto soddisfatti della nostra esperienza e professionalità fin qui espressa. Penso possa essere una buona idea, se la nuova proprietà lo riterrà opportuno, quella di provare ad esplorare anche nuovi orizzonti. Se così fosse noi saremmo pronti ad agire con grande dedizione ed entusiasmo, forti dei risultati fin qui ottenuti anche in campo internazionale'.