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  • Repubblica - De Laurentiis impugna in tribunale l'elezione di Simonelli in Lega. Napoli rischia una penalizzazione

    Repubblica - De Laurentiis impugna in tribunale l'elezione di Simonelli in Lega. Napoli rischia una penalizzazione

    Ezio Simonelli è il nuovo presidente della Serie A. L'elezione del nuovo numero 1 di via Rosellini al vertice della Lega Calcio è andato in scena ormai lo scorso 20 dicembre, ma nonostante la sua carica sia stata ratificata ormai da tempo, il suo ruolo all'interno dell'assemblea è ancora sub judice. Il motivo? Un ricorso avverso all'elezione depositato presso il Tribunale di Milano in cui si chiede la destituzione. La firma su questo provvedimento, come riportato da Repubblica, non è banale perché è quella del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e del consigliere indipendente della Serie A, Gaetano Blandini.

    SERIE A SPACCATA - La mossa fatta dal numero uno del Napoli segue la spaccatura interna ai 20 club di Serie A con i patron di Lazio e Torino, Claudio Lotito e Urbano Cairo che hanno spinto per agire e con un provvedimento d'urgenza. I club si appellano all'articolo 700 del codice di procedura civile con chi firma l'atto che ritiene di aver motivo per temere di vedere minacciati i propri diritti da un pregiudizio imminente e irreparabile. E chiede la sospensione cautelare cancellando, momentaneamente, l'elezione. 

    IL NAPOLI RISCHIA UNA PENALIZZAZIONE - Questa mossa potrebbe trasformarsi in un boomerang dato che presentando ricorso ad un tribunale non sportivo potrebbe comportare la possibile violazione della clausola compromissoria, la quale prevede che le controversie di ambito sportivo siano devolute alla Camera arbitrale. Per rivolgersi alla giustizia ordinaria, invece, serve l’autorizzazione del Consiglio federale. La violazione della clausola compromissoria potrebbe portare addirittura 3 punti di penalizzazione e un anno di inibizione per i tesserati. De Laurentiis, all'interno del suo ricorso, ha specificato che per lui non si tratterebbe di una violazione della clausola compromissoria visto che Simonelli non è un tesserato, ma il Codice di giustizia sportiva si applica a chiunque svolge attività "comunque rilevanti per l’ordinamento federale"

    RICORSO RITIRATO, MA... - Di conseguenza De Laurentiis ha ritirato il ricorso, ma i rischi rimangono perché il ritiro è avvenuto dopo che il tribunale si era già pronunciato. Nel ricorso, infatti, Blandini e De Laurentiis avevano chiesto che il Tribunale di pronunciarsi "inaudita altera parte" (senza intervento della controparte) e questa richiesta è stata respinta. Ora la palla passa al procuratore federale della FIGC Chinè, che dovrà determinare se si possa contestare la violazione della clausola compromissoria.

    Commenti

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    Mario_947
    Mario_947

    Sarebbe interessante capire, e come al solito l'articolo non ci aiuta, se ADL ha uache ragione ....

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