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Renica a CM: 'Napoli ridimensionato nel breve termine. I consigli di De Laurentiis? Lui è bravo coi film'
Vincere a Napoli, farlo giocando insieme al campione più grande di sempre. Gioie assaporate e condivise da Alessandro Renica, tra i più importanti protagonisti di quella splendida epopea azzurra. Sei anni di successi e il desiderio di tornare a respirare quei trionfi, stavolta da spettatore “interessato”. L’ultimo Napoli, però, pare aver smarrito la strada della continuità ma per l’ex libero partenopeo, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com, era già tutto scritto.
Quattro sconfitte, due vittorie e un pari nelle ultime sette: possibile che la sola assenza di Milik abbia determinato un calo così vistoso? “Questo calo era ampiamente prevedibile, quando perdi un calciatore del calibro di Higuaìn non puoi pensare di sostituirlo facilmente, al di là dell’assenza di Milk che comunque ha avuto un suo peso. L’obiettivo di quest’anno non può essere lo scudetto perché nell’immediato c’è stato un ridimensionamento, ma i tanti giovani acquistati quest’anno si faranno sicuramente valere in futuro”.
De Laurentiis spinge per il 4-3-1-2: Sarri farebbe bene a dargli ascolto?
“De Laurentiis è buono a fare i film, per spiegare il calcio non servono i numeri, ci sono tante altre cose da valutare. Col Besiktas ho visto una squadra viva, che ha creato tanto ma è mancata la zampata del centravanti. E’ quello il problema più importante da risolvere ma il modulo non c’entra nulla. Parliamo di calcio, non di scacchi”.
Gabbiadini è un problema o una risorsa da sfruttare meglio?
“Questo ragazzo ha bisogno di fiducia e di continuità. Se la società ritiene che il calciatore sia forte (e non ne dubito) allora deve pretendere che giochi quasi sempre. Non può essere messo sempre in discussione, è chiaro che così non potrà mai rendere al massimo. Poi Napoli è una grande piazza, dopo una prestazione negativa partono i processi e il ragazzo, evidentemente, ne risente non poco. Mi soffermerei anche su Insigne; secondo me ha perso un po’ di autostima, prima quel tiro a giro ‘alla Del Piero’ gli riusciva spesso mentre quest’anno è ancora a secco di gol”.
Sabato, al San Paolo, arriva la Lazio di Immobile: quanto farebbe comodo al Napoli un attaccante come lui?
“Ne parlai quattro anni fa ma nessuno mi diede ascolto. Uno dei tanti napoletani persi per strada ed è davvero un peccato, perché in questa squadra la sproporzione tra stranieri e italiani è incredibile. Servirebbe un po’ di equilibrio in tal senso. La Lazio non è lì per caso e darà sicuramente del filo da torcere al Napoli”.
Napoli-Lazio in un San Paolo mezzo vuoto: da dove nasce la disaffezione dei tifosi?
“Mi dispiace molto vedere lo stadio praticamente deserto, la squadra va amata ancor di più nei momenti di difficoltà. Faccio fatica a spiegarmi le ragioni di questo calo di presenza e spero che il San Paolo torni ad essere lo stadio passionale che abbiamo sempre ammirato”.