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Alla scoperta di Regragui: il ct preso all'ultimo dopo il no di Mazzarri fa volare il Marocco nella storia
IL NO DI MAZZARRI - I vertici della federazione sondano due profili: da una parte Walid Regragui, ex difensore che ha giocato in Francia negli anni 2000 e già vice ct dal 2011 al 2013. Dall'altra parte il nostro Walter Mazzarri, in cerca di rivincite dopo l'ultimo esonero a Cagliari. La federazione marocchina bluffa: parla con Regragui, ma tutti hanno già deciso per l'allenatore italiano. La trattativa è lunga, lunghissima. Spunta una clausola dietro l'altra, e all'ennesima richiesta da parte dei dirigenti di inserire qualche paletto Mazzarri si alza e se ne va: "Grazie a tutti, arrivederci". Non sentiva la fiducia.
IL MODELLO RUDI - In federazione fanno all in sulla seconda scelta: "Regragui? Sei il nuovo ct del Marocco per i Mondiali". Una situazione simile gli era capitata quando giocava nelle giovanili del Dijon, l'allenatore della prima squadra andò a vedere qualche allenamento e notò subito quel talento: "Cosa ci fa lì?! Lo voglio subito in prima squadra". Quel tecnico era l'ex romanista Rudi Garcia. E gli cambierà la vita. Quando l'attuale ct decise di allenare diventò l'ombra di Garcia: studiava i suoi allenamenti, prendeva appunti e rubava i segreti con lo sguardo.
ZIYECH E MAZRAOUI - Oggi ha portato il Marocco ai quarti del Mondiale - da primo del gruppo F e dopo una grande partita agli ottavi contro la Spagna, vinta ai rigori - mettendosi alle spalle le favorite Belgio e Croazia. Migliorando quanto fece il ct Farìa a Messico '86 (vinse il girone davanti all'Inghilterra di Lineker e il Portogallo di Futre). Regragui firma per la nazionale e reintegra subito Ziyech e Mazraoui, fatti fuori dall'ex ct perché considerati non adatti al suo gioco. Regragui la pensa diversamente: "Ziyech è un ragazzo d'oro, basta saperlo prendere". Lui ci è riuscito, e ha costruito la squadra intorno a lui e agli 'italiani' Amrabat e Sabiri, in uscita dalla Sampdoria.
@francGuerrieri