Getty Images
Reggio Emilia ultima fermata: Montella rischia come Allegri e Mihajlovic
La trasferta di domenica sera contro il Sassuolo sarà la prova d'appello per Vincenzo Montella. Mai come in questa settimana si ha la sensazione che la fiducia nel tecnico sia ormai vicina allo zero. Lo stesso Aereoplanino ha palesato un nervosismo ancora più forte nel post-partita di ieri: il battibecco con un tifoso rossonero nella zona che portava al pullman è sola la punta dell'iceberg. Di fronte avrà un avversario che di certo non se la sta passando molto meglio: quartultimo posto a 8 punti, un ruolino di marcia casalingo da 2 pari e 3 sconfitte, con un solo gol realizzato.
DA ALLEGRI A MIHAJLOVIC, QUANTI ESONERI - Il Mapei Stadium di Reggio Emilia è storicamente un campo ostico per il Diavolo. Basti pensare che nei 4 precedenti in serie A tra le due squadre, i neroverdi sono avanti nettamente con ben 3 successi contro 1. Tutti k.o. pesanti quelli subiti dal Milan in casa del Sassuolo: il 4-3 del gennaio 2014 costò il posto ad Allegri, il 3-2 mise del maggio 2015 mise fine alle ultime, flebili speranze europee di Inzaghi e il 2-0 del 2016 segnò l'inizio del declino dell'avventura di Mihajlovic. L'unico successo lo ha ottenuto proprio Vincenzo Montella nella scorsa stagione, uno 0 a 1 con tanto di polemiche per il rigore segnato, ma non calciato in maniera regolare, da Carlos Bacca.
SCATTO D'ORGOGLIO - Il tempo delle giustificazione è ormai esaurito, la società pretende un filone di successi per accorciare le distanze dal quarto posto che dista ben 12 punti. Il calendario è favorevole, trasferta di Napoli a parte, e non sono ammessi passi falsi. Montella spera in uno scatto d'orgoglio, servirà un Milan diverso rispetto a quello senz'anima e personalità visto all'opera ieri ad Atene. Con Sousa diretto al Tianjin Quanjian, è Rino Gattuso il candidato forte in caso di ribaltone.