Da 12° uomo in campo ad arena fredda e semideserta. Il 'Granillo' ha ormai perso numeri e appeal. E se la gara col Cittadella è stata disputata tra pochi intimi, improbabile che vada meglio sabato sera, nell'ultima contro il Vicenza. Il record negativo di 129 paganti (Reggina-Gubbio dello scorso gennaio) probabilmente è già stato superato. A destare maggiori preoccupazioni, comunque, è il fatto che persino una buona fetta degli abbonati (3.878 secondo quanto comunicato dalla società) diserta l'impianto di viale Galileo Galilei. Segno inequivocabile di come l'asticella della disaffezione sia decisamente alta.

Riguardo la quota abbonati della prossima stagione, le proiezioni sono negative anche per il più inguaribile degli ottimisti. La società riuscirà a riconquistare una fetta del pubblico? Difficile, se non si cambia strategia e la colpa viene scaricata solo sulle pay-tv. 'Il calo di spettatori - evidenzia Simone Giacchetta, responsabile dell'area tecnica, dalle colonne della Gazzetta del Sud - non si è verificato solo a Reggio, ma pure in altre realtà. Il Granillo, negli ultimi due anni della Reggina in A, non si è mai riempito, a conferma che non si tratta di una questione di categoria. Le troppe partite in televisione hanno fatto allontanare la gente dagli stadi, questa è la verità'. Ma le pay-tv non ci sono anche in realtà come Pescara, dove lo stadio è quasi sempre gremito?