Il momento è di quelli da vivere intensamente. Quattro vittorie consecutive non sono cose che capitano spesso, specie in un torneo difficile come la serie B. La Reggina ci è riuscita e, per giunta, non giocando il miglior calcio della sua stagione. Cosa significa? Che gli amaranto si candidano autorevolmente per un posto tra le primissime del campionato. Breda ha dichiarato di 'firmare per il terzo posto'. Foti, forse, quella firma non la metterebbe. Per un motivo semplice: la Reggina appare in grado di lottare non solo per i playoff, ma anche per la promozione diretta. Un primo vero esame per gli uomini di Breda arriverà contro il Torino nella giornata di domani, quando Bonazzoli e compagni potranno misurarsi con quella che è definita 'l'ammazza campionato'.

Si è già visto come gli amaranto siano riusciti a fare un sol boccone di squadre destinate a essere tra le protagoniste del campionato di B, e la netta vittoria di Brescia conferma questa impressione. È chiaro: se quel calcio di rigore non fosse stato parato, oggi forse ci troveremmo a commentare una situazione diversa. O magari no, visto che comunque il portiere fa parte della squadra e una compagine forte deve saper contare su un estremo difensore all’altezza della situazione. La Reggina ha dimostrato di averne due almeno di pari valore. E in barba a tutti quelli che pensavano al 'ragazzino' Kovacsik come portiere ancora troppo acerbo, ecco la risposta dell'ungherese che ha sfoderato gli artigli sfruttando al massimo la chance che gli è stata concessa da Breda.

Ma c'è soprattutto un dato che bisogna tenere presente e che emerge con forza dalla partita di Brescia: la Reggina è squadra cattiva, cinica, che non bada tanto ai fronzoli ma vuole ottimizzare tutto con il minimo sforzo. Sembra un paradosso, ma la Reggina che produce di più è quella che vede una formazione in continua evoluzione per infortunati e squalificati. Segno, questo, di una grande capacità da parte del tecnico di assemblare e utilizzare i suoi uomini nella maniera più corretta. Sul reparto d'attacco ci si è soffermati in varie occasioni. Oggi occorre tornare a puntare l'attenzione. Poter contare su gente come Missiroli, Ragusa, Bonazzoli, Ceravolo, Campagnacci, senza dimenticare anche Alessio Viola e Sarno, non è cosa da poco.

Solo un dato per capirci: nei primi posti della classifica marcatori ci sono ben tre giocatori della Reggina. Qualcosa, questo vorrà pur dire. E difatti, quello amaranto è attualmente e senza tema di smentita, il migliore attacco dell'intera serie B. È questo uno dei segreti della Reggina di Roberto Breda. È questo uno degli aspetti che più permettono di dormire sonni tranquilli. Gli amaranto non sono dipendenti da questo o da quel giocatore. Sono una vera e propria macchina da guerra che ha al proprio arco una serie di frecce capaci di colpire ad ogni occasione buona. Per questo l'importante sarà dare spazio a tutti, come Breda sta facendo, far sentire partecipi i ragazzi di un progetto che inizia a prendere forma in maniera sempre più evidente.

(Calabria Ora)