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Real Sociedad, l'amarezza di Alguacil: 'Persi 2 punti, abbiamo dominato l'Inter per 80 minuti'
La prestazione è stata quella che chiedeva alla squadra?
"Ho detto ieri che, anche se avessimo perso, saremmo dovuti uscire con questa mentalità. Abbiamo vissuto una serata incredibile, spero che la tifoseria e il club siano contenti: noi lo siamo, anche se non abbiamo vinto. Pareggiare con una squadra contro l'Inter credo sia un risultato incredibile: siamo tornati da Madrid alle 4 di notte. Il risultato è un peccato, fino al minuto 80 abbiamo resistito e fatto tutto quello che potevamo, però eravamo fusi".
Ha la sensazione di aver perso due punti?
"Sì, senz'altro. Abbiamo fatto tutto quello che serviva per vincere la partita. Però, come si dice sempre, quando costruisci tante occasioni devi anche finalizzarle".
Diciamo che le partite sono troppo lunghe?
"Evidentemente per noi sì, la stessa cosa vale per la gara contro il Real Madrid. Ma comunque sono molto contento dei miei giocatori: l'ambiente è stato bellissimo, voglio ringraziare tutta la tifoseria. Sono orgoglioso: è vero che fa male perdere la partita come abbiamo fatto, ma sono contento".
Avete ancora forze per giocare domenica contro il Getafe?
"Dovremo trovarle. Ci prepariamo per questo tutte le settimane e dobbiamo dimostrarlo: l'emozione che abbiamo fatto vivere ai tifosi la voglio vedere anche domenica prossima".
Che sensazione resta dopo una partita così?
"Fa male, avevamo fatto tutto per vincere questa partita. Non credo che questo ce lo possa togliere nessuno: abbiamo fatto una grandissima partita e creato tante occasioni. Mi fa male perché abbiamo giocato da 3-0 fino al minuto 80. E davanti avevamo l'Inter, che l'anno scorso è arrivato in finale e tre giorni fa ha fatto cinque gol al Milan: siamo tutti consapevoli della grandissima partita che abbiamo fatto, contro una delle squadre più forti della Champions".
Ha provato a fare dei cambi, ma non è bastato.
"Lo scopo era di continuare fino in fondo. I cambi servivano a quello: chi era in campo da 80 minuti e da 90 contro il Real Madrid non avevano più forze, non avevano più energie. Ho cercato di mettere insieme la squadra, però oltre a essere tutti insieme avremmo dovuto difendere meglio. Abbiamo fatto una grandissima partita e avremmo dovuto chiuderla molto prima: il pareggio fa male, ma rimane come lezione. E spero che alla tifoseria resti l'orgoglio di una serata così, contro una squadra forte come l'Inter".
Oyarzabal è stato determinante per il gol.
"L'ho detto ieri: non ci possiamo sorprendere che Mikel sia un giocatore fondamentale per me, per la società, per tutti. L'ha dimostrato tanto tempo fa, è uno dei migliori giocatori della storia della Real Sociedad: c'è chi dice che non sta facendo bene, ma gli mancano solo i numeri, i gol e gli assist. Oggi non ha creato soltanto l'occasione del gol, ma ha creato anche spazi per i compagni. Se qualcuno ha dubbi su Oyarzabal non capisce nulla di calcio".
Non è la prima volta che soffrite nel finale: come mai? "In realtà è tutto uno. Chi è andato in campo aveva energia, chi è rimasto meno. E per poter mettere pressione fino al minuto 80 ne avevamo bisogno da parte di tutti. Non mi aspettavo che subissimo il gol a linea schierata: quando abbiamo messo Pacheco avremmo potuto difendere molto meglio e avremmo potuto evitare i cross che hanno portato al gol. Ci sono delle cose che evidentemente bisogna migliorare: dopo una partita come quella fatta oggi, avrei preferito se avessero pareggiato per meriti loro, dato che parliamo di una grandissima squadra".
Che sensazione ha provato quando l'Inter ha pareggiato? "Io posso dire quello che ho sentito io e spero che l'abbiate sentito anche voi: orgoglio. Con tanti di questi giocatori lavoro da quando erano nelle giovanili: competere in questo modo, con una squadra che è arrivata in finale di Champions e che ha battuto 5-1 il Milan è qualcosa di storico, anche se abbiamo pareggiato. Io non mi stancherò mai di dirlo. Fa male, perché avremmo meritato molto di più. Ma che faccia male è un altro motivo d'orgoglio".
Fa male, però è parte del percorso che dovrete fare in un girone dove arrivano sorprese come la sconfitta del Benfica contro il Salisburgo. "Non lo sapevo, lo scopro ora. Le partite ti dicono che non sempre succede quello che ti aspetti, e che non puoi portare avanti le tue idee fino alla fine della partita. Oggi avremmo meritato di vincere".
Alla fine sembrava che i giocatori dell'Inter avessero vinto e voi perso.
"Dice tutto, vuol dire che siamo stati molto superiori a loro. Però alla fine non abbiamo chiuso la partita".