Real Madrid, Zidane: 'Con l'Inter è una finale, ma il mio futuro non dipende da domani. Conte leader'

• 02 nov 2020

Domani Real Madrid-Inter, match valido per il terzo turno dei gironi di Champions League tra due squadre in crisi di risultati (1 punto i blancos, 2 i nerazzurri). Il tecnico degli spagnoli Zinedine Zidane presenta la sfida in conferenza stampa: "Conosciamo l'Inter, sarà complicata perché sono forti e fisici, giocano bene a calcio. E' una finale e vogliamo giocarla come tale, sono tre punti che dobbiamo provare a prendere: ogni partita è una finale, lo sappiamo e ci concentreremo senza pensare a quello che accadrà dopo".

MODRIC - "E' importante per noi, conto su tutti. Luka sa che quello che fa lo fa bene, ma come sempre per un allenatore la cosa più difficile è dire cosa fare a uno così forte. Ci dà energia".

CRISI IN CHAMPIONS - "I giocatori lo sentono? Devono dare tutto, dimostrare perché giocano per questo club. Sta nascendo una squadra importante che può vincere qualcosa. Si dice sempre che dobbiamo cambiare, ma questi ragazzi sono competitivi, vogliono vincere e io da allenatore questo posso dirlo. Discuto con loro, vogliamo raggiungere i nostri obiettivi e mantenere alto il livello".

VINCERE LA CHAMPIONS - "Questo Real può farlo? Sappiamo che dobbiamo aspierare a vincere tutto. Senza Militao perdiamo qualcosa di importante, ma tutti daranno il massimo. Il sorteggio ci ha messo in questo gruppo competitivo, ma tutti lo sono".

OBIETTIVI RIDIMENSIONATI - "L'anno scorso non abbiamo vinto in Europa, ma l'obiettivo non cambia. Chi gioca qui sa bene che l'obiettivo è vincere la Champions League. Quello che pensano fuori non importa, siamo concentrati sulla gara di domani. E' inevitabile ciò che è successo, ma possiamo ancora cambiare le cose con le prossime gare".

FUTURO - "Dipende dall'Inter? Non penso. Penso alla partita di domani. Abbiamo la fortuna di giocare una partita di Champions domani, il resto è inevitabile però quello che possiamo fare è preparare bene la partita".​

LIGA EQUILIBRATA - "Il calcio sta cambiando, è sempre più bello e difficile, tutti possono vincere nel calcio moderno. La gara giocata contro l'Huesca aveva la stessa importanza del match di domani contro l'Inter".

CONTE - "Era vicino a diventare il tecnico del Real? Non ci siamo sentiti. Da capitano della Juventus era molto importante per la squadra, normale che sia diventato allenatore, non mi sorprende. Siamo in buoni rapporti, ricordo che andai a trovarlo a Torino quando stavo per diventare anche io tecnico e mi fece davvero una grande impressione".