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    Real Madrid, Sergio Ramos e il caso doping: 'Bugie, chi mi accusa se la vedrà coi miei avvocati'

    Real Madrid, Sergio Ramos e il caso doping: 'Bugie, chi mi accusa se la vedrà coi miei avvocati'

    La clamorosa sconfitta per 3-0, ma non solo. A complicare il momento del capitano del Real Madrid, Sergio Ramos, sono anche i documenti di Football Leaks, secondo cui sarebbe risultato positivo a un test antidoping svolto dopo la finale di Champions League del 2017 contro la Juventus: "È un tema difficile e delicato da affrontare, chi mi accusa dovrà vedersela coi miei avvocati. Il mio club e la Uefa hanno parlato, posso solo dire che nella mia vita non ho mai commesso irregolarità. Sappiamo bene da che fonte arrivano queste notizie. Ci hanno chiamato un mese e mezzo fa, minacciando di far uscire questa notizia, ma non avevamo alcun timore. Ora servirà intraprendere delle misure perché quanto successo danneggia la mia immagine. La verità ha solo una strada, le bugie si possono raccontare in molti modi, ma restano sempre bugie".

    IL COMUNICATO - Il difensore spagnolo ha poi diffuso un comunicato ufficiale: "Mi oppongo con veemenza al doping. Non ho mai partecipato, né lo farò mai, né ho dato il mio consenso, né darò mai il mio consenso, a qualsiasi forma di doping.

    - Riguardo ai due casi specifici cui si fa riferimento spiego come segue:

    1. Malaga, aprile 2018: al termine della partita, sono stato sottoposto a un controllo antidoping. Considerata la fretta nelle operazioni di ritorno a Madrid della squadra, l'ufficiale mi ha consentito di fare la doccia, sempre restando in sua presenza in ogni momento, prima di completare il test. Che ho superato, come in ogni altro caso.

    2. Cardiff, giugno 2017: ho ricevuto un normale trattamento da parte dello staff medico, effettuato dai medici del club. La questione è stata risolta formalmente e ufficialmente tra le organizzazioni.

    - Durante il corso della mia lunga carriera sportiva sono stato sottoposto e ho superato una quantità infinita di test anti-doping. Né in questo caso, come hanno già dichiarato Uefa, Wada e Real Madrid, né in altri in passato, ho violato il regolamento anti-doping.

    - Con il rispetto dovuto al diritto all'informazione, devo anche proteggere il mio onore. Il mio team di avvocati prenderà in considerazione azioni legali nei confronti di chi travia la realtà e prova a minare la mia reputazione e a violare i miei diritti".

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