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Real Madrid-Manchester City: ancora una finale anticipata. Haaland e quelle voci sul futuro
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STORICO - Si parte dalla fase a gironi del 2012-13, 3-2 al Bernabeu e 1-1 in Inghilterra. Poi solo eliminazione diretta: semifinali 2015/16, decisivo l'autogol di Fernando nel doppio confronto col Real che passa e va a vincere; ottavi di finale 2019/20, il City vince entrambe le partite per 2-1 e poi viene eliminato dal Lione al turno successivo; godimento calcistico puro alle semifinali 2022/23, con il Real che rimonta il 4-3 dell'andata e vince ai supplementari 3-1 al ritorno, per poi battere il Liverpool in finale; infine, dominio City l'anno scorso, sempre al penultimo atto, 4-0 all'Etihad dopo l'1-1 dell'andata che porta alla vittoria di Istanbul sull'Inter.
HAALAND CONTRO IL FUTURO? - E poi c'è Erling Haaland, la macchina da gol di Guardiola che però nelle grandi sfide in Champions fatica a lasciare la sua impronta. Annullato nelle semifinali e nella finale dell'anno scorso, cercherà di dare segnali forti contro la squadra che non ha mai nascosto di volerlo aggiungere alla sua rosa galattica. La prossima estate sarà quella di Mbappé, dunque appare molto complicato vedere un doppio colpo stellare anche per questioni di limiti salariali, ma il Real ha risorse illimitate e anche molto margine per quelle che sono le regole de La Liga. Florentino Perez sogna in grande, prima la Champions di quest'anno e poi l'ambizione di formare, con Bellingham e Vinicius, un nuovo inarrestabile quadrato magico.
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