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    Real Madrid, il commovente saluto di Nacho: "Mi avete insegnato a vivere con determinazione"

    Real Madrid, il commovente saluto di Nacho: "Mi avete insegnato a vivere con determinazione"

    • Redazione CM
    La fine di una lunghissima storia d'amore, tra le inevitabili lacrime. Nacho Fernandez ha deciso di lasciare il Real Madrid, dopo quasi 24 anni con la camiseta blanca addosso il difensore 34enne ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza per provare una nuova avventura.

    Fresco vincitore della Champions League con le merengues e campione con la Spagna a Euro 2024, Nacho Fernandez ha deciso di ripartire dall'Arabia Saudita, dall'Al-Qadsiah.

    Nessun rimpianto e un addio "con la coscienza pulita" ha sottolineato il giocatore, ma lasciare casa non è mai semplice e lo testimoniano le lacrime versate da Nacho in occasione dell'evento che il Real ha organizzato per lui a Valdebebas.

    LE PAROLE DI PEREZ - "Siamo orgogliosi di aver contato su di te durante questi 23 anni. Sei arrivato quando avevi 10 anni, da bambino, e hai giocato in tutte le categorie del Real Madrid. Nel 2012 il sogno della tua vita si è avverato e da allora hai difeso la nostra maglia in 364 partite. Era difficile immaginare che quel bambino potesse eguagliare un traguardo come le sei Coppe dei Campioni di Paco Gento. Quel ragazzo sarebbe diventato il giocatore con più titoli del club, 26. Ecco perché hai il diritto di decidere del tuo futuro. Hai sempre avuto un comportamento e un atteggiamento che noi che ti abbiamo visto crescere non dimenticheremo mai. Qui sei cresciuto con tuo fratello Alex e sei stato un esempio di auto-miglioramento che non si è mai arreso, nonostante le avversità che hai avuto", ha detto commosso Florentino Perez, presidente del Madrid.

    IL COMMOVENTE SALUTO DI NACHO - E' poi arrivato il turno di Nacho Fernandez, che non è riuscito a trattenere le lacrime dopo il video celebrativo e le parole di Perez. Il difensore ha poi dedicato un lungo e commovente saluto al Real: "Non so se piangere adesso... Buongiorno a tutti. Innanzitutto voglio ringraziare tutti. Potrei raccontare aneddoti ed esperienze. Ma la prima cosa è ringraziarvi. Qui mi hanno insegnato a vincere e perdere, a soffrire, a guadagnarmi da vivere con una parola che mi definisce, determinazione. Con quella determinazione ho difeso questo stemma, dentro e fuori dal campo. È tutto per me. Faccio lo stesso percorso per allenarmi e giocare da quasi 24 anni. Uscire di casa era come non uscire di casa, perché arrivavo nell'altra mia casa, con l'altra mia famiglia (gli vengono le lacrime agli occhi, ndr). Immaginate cosa significa per me iniziare nello spogliatoio di questa incredibile cittadella sportiva, essendo il capitano che ha vinto la 15esima Champions League. Ma oggi è un giorno diverso, vi saluto con la coscienza pulita. Questo finale è quanto di più bello potessi immaginare. Lascio il ruolo di capitano del mio club, essendo importante. Mi hai dato più di quanto io abbia potuto restituire. Ho bisogno di vivere una nuova esperienza ed era il momento. Sono, sono stato e sarò felice. Grazie tifosi del Real Madrid, mi sono sentito il giocatore delle giovanili più fortunato.

    Presidente, grazie per avermi compreso e aiutato nella mia carriera. Grazie José Ángel per avermi aspettato. Mister Ancelotti, grazie per la fiducia. Compagni, siete i migliori. Mi avete reso migliore. E buona fortuna per il futuro, che sarà sicuramente magnifico. E voglio mandare un messaggio a tutti coloro che mi hanno aiutato: staff, medici, operatori del club... Grazie in maiuscolo.

    Mamma, papà, questo è grazie a voi. E grazie a mia sorella Maite, che ha dovuto fare tanti viaggi affinché io e Alex potessimo andare ad allenarci. Insieme a mia nonna Maite. Grazie a mia moglie María, che ha sofferto tanto. Grazie per esservi presi cura di me, ma soprattutto grazie per aver formato questa grande famiglia che siamo. Alejandra, Nacho, Guille e Lola, questa è davvero una grande squadra. E non preoccuparti, perché Madrid sarà sempre la nostra casa e la nostra squadra.

    Per finire vi chiedo solo una cosa, che mi ricordiate come un canterano che ha dato tutto per il suo club. Da questo momento griderò per ogni traguardo, ogni conquista, di questa famiglia. Hala Madrid".
     
     

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