Real Madrid: Modric-Casemiro-Kroos dominano ancora, ma dietro di loro è già pronto il trio del futuro
ARIA DI CAMBIAMENTO - La società spagnola, però, è nota per essere insaziabile quando si tratta di vincere. Per questo motivo, nonostante l'altissimo livello mantenuto dalla mediana dei Madridisti, la dirigenza ha già steso il futuro, sia quello imminente che quello più remoto. Il primo componente del centrocampo del futuro è arrivato nel 2016 dall'Uruguay, più precisamente da Montevideo, capitale della nazione sudamericana e città originaria del Penarol, la prima squadra di Federico Valverde. Il classe 1998, dopo essere stato acquistato dal Real Madrid, ha trascorso due stagioni in prestito una al Real Castilla e una al Deportivo La Coruna, e, dopo essersi formato, è tornato alla casa-base. Dal 2018 è in pianta stabile nella rosa del Real Madrid, e sta vivendo un percorso di crescita che lo sta portando ad essere uno dei migliori centrocampisti in Europa. Il secondo costituente della mediana del domani è Eduardo Camavinga, centrocampista francese classe 2002. Affermatosi come uno dei migliori talenti che il Rennes abbia mai prodotto, è stato acquistato la scorsa estate, quella del 2021, dal Real, e, dopo un anno di ambientamento in cui ha comunque dimostrato grandi qualità è è pronto per diventare protagonista assoluto con le Merengues. Il terzo membro, che formerà quello che sarà il trio della prossima decade dalle parti di Madrid, è Aurelien Tchouameni, centrocampista classe 2000 cresciuto con il Bordeaux, affermatosi con il Monaco e ufficializzato ieri dai Blancos. Il nazionale francese, malgrado la giovanissima età, in Francia è diventato assoluto protagonista sia con il Monaco che con la nazionale francese, fattore che ha portato il Real Madrid a investire una cifra spropositata per assicurarsi le sue prestazioni: 100 milioni.
TRA PASSATO E FUTURO - Il Real Madrid, di conseguenza, dopo essersi abituato fin troppo bene nell'ultima decade, non vuole rinunciare a una mediana di livello assoluto. Il mercato portato avanti a partire dal 2016 dimostra che le Merengues non pensano più solo ed esclusivamente a campioni affermati di livello mondiale. Difatti, puntellando anno per anno la squadra, con giovani dal talento assoluto in modo da farli adattare (si vedano Vinicius e Rodrygo), i Blancos dimostrano anche grande lungimiranza e programmazione, modus operandi che sta ripagando, e non poco, a livello sportivo.