Real-Atletico: Simeone rilancia la sfida
Calcio d'inizio alle 23 al Santiago Bernabeu per il il primo atto della finale di Supercoppa di Spagna tra Real Madrid e Atletico Madrid, una rivalità tornata esplosiva nelle ultime stagioni, con l'avvento in colchonero di Diego Pablo Simeone, vincitore di un'Europa League, di una Supercoppa Europea, di una Liga e di una Coppa del Re vinta proprio contro le merengues di due anni fa. Poi le sfide dell'ultima annata col successo in casa dei blancos dell'Atletico in campionato, il pareggio pirotecnico al Vicente Calderon nella gara di ritorno e l'incredibile epilogo della finale dell'ultima Champions League. La Decima del Real Madrid conquistata a Lisbona grazie al pareggio a tempo quasi scaduto di Sergio Ramos e il ribaltone completatosi nei supplementari dopo che Godin aveva illuso l'Atletico di portare a termine una clamorosa doppietta Liga-Champions.
L'AFFONDO DEL CHOLO - Il confronto cittadino si rinnova e ad aggiungere pepe ad un match che di per sè non ha bisogno di motivazioni ci ha pensato Simeone, lasciandosi scappare una battutina velenosa ma simpatica sul differente calciomercato portato avanti dalle due società: "Con 95 milioni di euro, noi abbiamo portato 7-8 nuovi giocatori in rosa, loro con la stessa cifra hanno acquistato 2 calciatori", è la constatazione del Cholo. Le cifre non sono proprio esatte ma il concetto è chiaro e condivisibile: l'Atletico ha rivoluzionato la squadra della scorsa stagione attraverso le solite cessioni intelligenti e acquisti mirati per rimpiazzare i partenti, mentre il Real Madrid non ha badato a spese per rinforzare una squadra già stellare.
DUE STILI DIVERSI - Ad oggi, ammonta a 120 milioni di euro la spesa complessiva sostenuta dalla formazione di Florentino Perez, che ha regalato ad Ancelotti Kroos per 30 milioni, James Rodriguez per 80 e Keylor Navas per 10; l'Atletico ha risposto con Mandzukic, Griezmann, Siqueira, Ansaldi, Oblak, Raul Jimenez, Correa, Moya, Jesus Gamez per 101,5 milioni di investimenti, resi possibili anche dagli 87,5 incassati dalle vendite di Diego Costa (38), Adrian (11), Filipe Luis (25), Asenjo (5), Roberto (6), Guilavogui (5,5 per il prestito) e Manquillo (2 per il prestito). Da un lato, l'assoluta mancanza di pianificazione e strategia, se non quelle che rispondono al marketing, alla necessità di vendere magliette e la propria immagine a livello mondiale, dall'altro un mercato fatto di giocatori utili al sistema di gioco, acquistati a determinate cifre e destinati ad essere rivenduti a prezzi ben superiori. Il duello riparte, il calcio dei galattici contro l'organizzazione tattica e la carica di Simeone che, dopo i successi della passata stagione, non può più nascondersi e con acquisti ancora da definire è pronto a rilanciare la sfida. A partire da stasera, a colpi di milioni di euro.
L'AFFONDO DEL CHOLO - Il confronto cittadino si rinnova e ad aggiungere pepe ad un match che di per sè non ha bisogno di motivazioni ci ha pensato Simeone, lasciandosi scappare una battutina velenosa ma simpatica sul differente calciomercato portato avanti dalle due società: "Con 95 milioni di euro, noi abbiamo portato 7-8 nuovi giocatori in rosa, loro con la stessa cifra hanno acquistato 2 calciatori", è la constatazione del Cholo. Le cifre non sono proprio esatte ma il concetto è chiaro e condivisibile: l'Atletico ha rivoluzionato la squadra della scorsa stagione attraverso le solite cessioni intelligenti e acquisti mirati per rimpiazzare i partenti, mentre il Real Madrid non ha badato a spese per rinforzare una squadra già stellare.
DUE STILI DIVERSI - Ad oggi, ammonta a 120 milioni di euro la spesa complessiva sostenuta dalla formazione di Florentino Perez, che ha regalato ad Ancelotti Kroos per 30 milioni, James Rodriguez per 80 e Keylor Navas per 10; l'Atletico ha risposto con Mandzukic, Griezmann, Siqueira, Ansaldi, Oblak, Raul Jimenez, Correa, Moya, Jesus Gamez per 101,5 milioni di investimenti, resi possibili anche dagli 87,5 incassati dalle vendite di Diego Costa (38), Adrian (11), Filipe Luis (25), Asenjo (5), Roberto (6), Guilavogui (5,5 per il prestito) e Manquillo (2 per il prestito). Da un lato, l'assoluta mancanza di pianificazione e strategia, se non quelle che rispondono al marketing, alla necessità di vendere magliette e la propria immagine a livello mondiale, dall'altro un mercato fatto di giocatori utili al sistema di gioco, acquistati a determinate cifre e destinati ad essere rivenduti a prezzi ben superiori. Il duello riparte, il calcio dei galattici contro l'organizzazione tattica e la carica di Simeone che, dopo i successi della passata stagione, non può più nascondersi e con acquisti ancora da definire è pronto a rilanciare la sfida. A partire da stasera, a colpi di milioni di euro.